CANOVI A FV: "RAMADANI? ACF PREDICA BENE E RAZZOLA MALE. TRATTAI DODÔ PER L'INTER"
Sono giorni di riflessioni su più fronti in casa Fiorentina, a partire dal futuro del tecnico Vincenzo Italiano. “Se una delle due parti si ritira e non ritiene più valido l’accordo, i rapporti non saranno più idilliaci e tenere un allenatore in un clima teso credo sia quanto di peggiore si possa fare” dice senza usare mezzi termini Dario Canovi, decano dei procuratori sportivi, in esclusiva a FirenzeViola.it.
Quali sono le sue sensazioni?
“Io sapevo che era tutto fatto, ma ciò che sento adesso mi sorprende e mi fa pensare che sia successo qualcosa di spiacevole. Attenzione, perché tenere un allenatore che non vuol rimanere non è facile. L’ha visto lo Spezia l’anno scorso…”.
In attacco uno dei nomi più caldi, adesso, è quello di Luka Jovic. Le risulta?
“Se la Fiorentina riesce a metterci le mani sopra, è sicuramente un giocatore che può fare molto comodo. È uno di quei calciatori a cui so che la dirigenza viola mira. E credo ci stia lavorando alacremente”.
Tra l’altro il suo procuratore è Fali Ramadani, lo stesso di Italiano e non solo…
“La cosa strana è che lo scorso anno, con Gattuso, non andava bene un allenatore il cui agente portasse giocatori. Mentre adesso sì. Qui mi sembra si predichi bene ma si razzoli male. Perché magari sono battaglie anche giuste, però se adesso ti comporti all’opposto, forse, lo scorso anno non era il caso di protestare. Infatti...".
Prego.
“Io credo che fare i moralisti nel calcio sia molto difficile, perché il giorno dopo, per una ragione o per l’altra, rischi di doverti smentire. L’anno scorso io quando ho visto certe cose dissi “mi auguro che la Fiorentina, però, non le faccia in futuro”. E invece le fa”.
Pare che il tema delle commissioni sia dietro anche all’addio di Torreira…
“Conosco il suo agente ed è sicuramente uno di quelli che si fa pagare, ma questo la società lo sapeva anche prima di prenderlo. Io non credo che non sapessero che, alla fine del rapporto con Torriera, se avessero voluto tenerlo ci sarebbero state certe condizioni. Evidentemente il giocatore non serviva”.
Infine un commento su Dodo: la Fiorentina non andrà oltre i 10-12 milioni, mentre lo Shakhtar ne vuole 15. Si troverà una quadra?
“A me risulta che gli ucraini ne vogliano anche di più… E non credo siano disposti a mollare. Io Dodo l’ho trattato l’anno scorso con una squadra italiana”.
Ci può dire quale?
“L’Inter, prima che prendesse Dumfries. Conosco il d.s. dello Shakhtar e voleva 25 milioni. Che poi, intendiamoci, non è che Dodo non abbia mercato, anzi, ne ha un po’ ovunque. Per questo dico che lasciarselo sfuggire per pochi milioni non sarebbe intelligente”.