BELECK A FV, MI ISPIRO A DROGBA E SOGNO MAGLIA VIOLA

Esclusiva di FV
11.12.2015 16:30 di  Giulio Incagli   vedi letture
BELECK A FV, MI ISPIRO A DROGBA E SOGNO MAGLIA VIOLA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Steve Leo Beleck. Vi dice niente? Per i più attenti, attaccante camerunese arrivato a Firenze nell’estate 2014 dall’Udinese nell’operazione che portò Cuadrado alla Fiorentina. In maglia viola, per la verità, non è mai riuscito ad esordire e da quel 14 luglio 2014, quando piombò nel ritiro di Moena insieme a Octavio, ha già vestito 3 maglie diverse. Crotone, Mantova e adesso Cluj. Sogni nel cassetto, emozionanti ricordi e soprattutto grandi speranze per il futuro. Queste le parole di Steve Beleck ai microfoni di Firenzeviola.it:

Steve, come sta procedendo l’avventura al Cluj?
“Sto giocando con continuità e questo è quello che volevo, ma i risultati del club non sono al livello delle aspettative di inizio anno. Siamo partiti con 6 punti di penalità e adesso la classifica non è delle migliori: siamo 9° con 23 punti dopo 21 giornate. Non mi lamento comunque, questo è il posto giusto per crescere”.

Parliamo di Fiorentina. Come è nata l’idea di venire a Firenze? Ti hanno cercato i dirigenti viola?
“No ero in vacanza e non immaginavo minimamente di poter lasciare l’Udinese. Avevo 2 anni di contratto con loro e stavo bene lì. Mi chiamarono i dirigenti friulani dicendomi che sarei dovuto andare a Firenze. Ero sorpreso ma anche contentissimo perché sapevo di andare in una squadra forte e di un livello superiore. La Fiorentina è una società molto importante ed ero felice dell’opportunità”.

Catapultato nel ritiro di Moena nel giro di poche ore. Ti sei ritrovato alla presentazione con Octavio. Che ricordi hai di quel giorno?
“Positivi. Mi ricordo tutto. C’erano giocatori incredibili in quella squadra, che fino a pochi giorni prima avevo visto solo alla play station. Vedere Gomez mi impressionò, ero come un bambino al parco giochi. È stato davvero un bel periodo. La squadra mi accolse bene e, nonostante non fossi nessuno, mi sono sentito subito a mio agio”.

Hai legato con qualcuno in particolare?
“Con Octavio ho sempre avuto un bel rapporto. Poi Cuadrado lo conoscevo già dai tempi di Udine e con Babacar ci siamo subito trovati bene”.

Ecco, Baba è un giocatore al quale ti ispiri? Anche per il percorso che ha fatto?
“Baba è un grande, un ragazzo umile e semplice, ma il mio idolo è Didier Drogba e io mi ispiro a lui sinceramente”.

Con Montella che rapporto avevi?
“Ci ho parlato pochissimo, ma posso dire che in quelle poche settimane ho capito che tipo di allenatore fosse. Veramente bravo”.

Con la Fiorentina neanche una presenza. Ti sarebbe piaciuto rimanere?
“Sinceramente no. Io volevo giocare e sapevo che a Firenze non avrei avuto nessuna possibilità di farlo. Ho spinto io per il prestito”.

A Crotone cosa non ha funzionato?
“Ho iniziato bene, avevo anche abbastanza spazio. La squadra però non riusciva a trovare continuità e alla fine è venuta a mancare la fiducia nei miei confronti”.

Torniamo al presente. Stupito da questa Fiorentina?
“Abbastanza. Non mi aspettavo un exploit del genere, ma l’ho vista anche domenica contro l’Udinese ed è davvero una bella squadra. A mio avviso può vincere lo scudetto, c’è un gruppo forte con un buon allenatore e credo possa essere il giusto mix”.

Adesso uno sguardo al futuro. L’obiettivo qual è? Continuare a girare in prestito o tornare a Firenze?
“Ora sono concentrato sulla stagione in corso col Cluj. A fine campionato ci metteremo a tavolino con il mio procuratore e sceglieremo la soluzione migliore. Sicuramente il mio sogno è quello di consacrarmi con la Fiorentina”.