ANGELOZZI A RFV: "PERCHÉ PRADÈ IN ESTATE MI HA DETTO NO PER KAYODE. VOLEVAMO ANCHE SOTTIL"
Il direttore tecnico del Frosinone Guido Angelozzi questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Chi si Compra" per parlare dell'attualità del Frosinone e della Fiorentina: "Non mi aspettavo di essere a questo punto della classifica. È stato bravissimo l'allenatore che fin dalla preparazione ha agito benissimo. Merito ad Eusebio Di Francesco".
Il Frosinone è una delle squadre più giovani in Europa .
"Si, noi ci siamo imposti di fare un lavoro sui giovani, già da quanto sono arrivato. A me piace lavorare con i giovani, forse perché ho sempre lavorato in squadre che dovevano fare un calcio sostenibile. Quindi è sia una forza maggiore, sia perché mi piace".
Avevate fatto un pensiero su Sottil questa estate? Perché non riesce ad esplodere?
"Si, lo abbiamo fatto un pensiero su di lui ma la Viola non vuole cederlo. Non esplode ma non è facile. La Fiorentina è fatta da giocatori importanti e la concorrenza è tanta".
In Serie A ci si sta allineando con l'Europa ad un utilizzo dei giovani che non viene più considerato un atto di coraggio.
"Secondo me le società devono fare questo passo in avanti. Ci deve essere un mix tra giovani e anziani. I giovani se sono bravi vanno fatti giocare. Io ho lavorato in varie società e ho sempre fatto giocare i giovani. Di Francesco ha fatto esordire Pellegrini a 18 anni e ha fatto giocare Zaniolo a 18 anni contro il Real Madrid. I giovani a parità di bravura con un anziano devono avere la precedenza. Non è vero che con i giovani non si vince. Si vince se sono bravi. È una questione di mentalità. I giovani danno freschezza entusiasmo ed esplosività".
I giovani in Italia giocano solo per necessità come Kayode.
"Si ma Kayode sta dimostrando di essere forte. Questa estate io l'ho chiesto alla Fiorentina ma Prade mi ha detto che sarebbe stato un futuro titolare".
Nzola ha fatto un solo gol. Questo è normale oppure è una situazione che merita attenzione?
"Io penso che sono cose che succedono. Per me Nzola è un giocatore forte, così come Beltran. Giocare nella Fiorentina che ha un gioco corale per un centravanti è difficile anche fare gol. L'importante è che segnano tutti. Con un attaccante goleador magari la Viola non giocava in questa maniera. Nel primo tempo è la squadra che ci ha messo più on difficoltà di tutte".
Italiano è in crescita?
"Io non lo vivo giornalmente. Io vedo la squadra che gioca come lui desidera. Piano piano anche lui può arrivare grossi club anche se la Fiorentina è già una squadra importate".
Lei è a favore delle seconde squadre?
"Secondo me si. I giocatori in seconda squadra fanno esperienza e arrivano prima degli altri. Un conto è fare la primavera e un conto è fare la seconda squadra. Io la trovo una cosa utile. Ti completi prima".
Cosa ne pensa di quello che sta accadendo nel mondo delle scommesse?
"Si manda un immagine del mondo calcistico brutta. Non è una bella cosa. Bisogna capire cosa hanno scommesso questi ragazzi. Personalmente non capisco la generazione che vive su tutti i siti, i social, io ho un'altra età e vengo da un altro tipo di scuola. Però se uno ha sbagliato è giusto che paghi".
Con il Viola Park si sta iniziando a capire quanto sia importante le infrastrutture.
"Inter, Milan, Juve... avevano dei bellissimi centri sportivi ed erano avvantaggiati su tutto. Io ho viaggiato molto anche all'estero e loro hanno dei centri sportivi bellissimi dove i calciatori possono lavorare. La società ha fatto una cosa fantastica e complimenti a loro. In Italia non c'è stata mai una cosa simile e forse nemmeno in Europa".