STADIO, FIORENTINA VIA DA FIRENZE O AL FRANCHI DURANTE I LAVORI?

06.07.2022 11:07 di  Donato Mongatti   vedi letture
STADIO, FIORENTINA VIA DA FIRENZE O AL FRANCHI DURANTE I LAVORI?

In attesa degli ulteriori sviluppi progettuali per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, la Fiorentina deve capire quale sia la soluzione migliore per il Club: continuare a giocare nell'impianto di Campo di Marte coi lavori in corso, oppure migrare lontano da Firenze.

Ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro. Da un punto di vista prettamente legato ai lavori, chiaramente, eseguire gli interventi senza il problema di dover garantire la sicurezza del pubblico, che solo in parte potrebbe occupare i settori dell'impianto, sarebbe la via migliore, sia per la riduzione dei tempi di esecuzione, sia per i costi. Ma una viola lontano da Firenze, inevitabilmente ridurrebbe il pubblico di fede gigliata sugli spalti, che col suo calore in molte occasioni rappresenta il “dodicesimo uomo in campo”. Inoltre il saldo tra botteghino e costi di trasferimento, per la Società di viale Fanti, potrebbe essere inferiore a quello che genererebbe un Franchi a mezzo servizio. Le stime, infatti, raccontano che se la squadra di Commisso continuasse a giocare a Firenze durante i lavori di ammodernamento la capienza sarebbe ridotta di oltre il 50%.

Se le previsioni del Sindaco di Firenze Dario Nardella saranno rispettate, gli interventi potrebbero prendere il via al più tardi entro fine 2023, quindi il problema si manifesterà a partire dal Campionato 2023-24.

“Importante – ha spiegato Nardella la scorsa settimana a margine di un convegno sul progetto di ristrutturazione del Franchi – sarà la decisione che prenderemo con la Fiorentina su come organizzare i lavori, cioè se con la squadra che gioca contestualmente al cantiere o che gioca in un altro luogo, ma - ha precisato il Sindaco – è la Fiorentina che ha la prima parola su questo”.

Il tavolo tecnico dove siederanno la Fiorentina, il Comune di Firenze ed i progettisti di ARUP determinerà la scelta del Club viola e di conseguenza Palazzo Vecchio imposterà il bando per affidare i lavori che, appunto, si svolgeranno in base alla scelta effettuata da ACF.

Altro aspetto importante, ma in questo caso ci vorrebbe la sfera di cristallo, sarà la competitività della squadra gigliata durante il periodo dei lavori. Un gruppo vincente richiama grande pubblico, mentre, come abbiamo visto in passato, un team di livello basso svuota gli spalti. Infine le campagne abbonamenti ed i prezzi dei biglietti per le singole gare, per forza di cose, dovranno essere stabiliti in relazione al programma degli interventi (se si resterà a Firenze).

Se non è possibile prevedere con largo anticipo che tipo di stagione faranno i viola, è altrettanto impossibile sapere come procederanno i lavori: efficienza dell'impresa costruttrice ed imprevisti potrebbero stravolgere i piani. Senza sorprese saranno necessari circa 24 mesi per ultimare l'intervento.

Ecco perché, in ogni caso, la Società di Commisso dovrà intavolare accordi preventivi, da usare al bisogno e nel breve periodo, con club proprietari o concessionari di impianti sportivi idonei ad ospitare gare di Serie A e di coppe europee.

L'augurio è che la Fiorentina faccia sempre meglio e che quando inizierà la ristrutturazione dell'impianto di Nervi il club partecipi alla coppa europea più prestigiosa, ma se dovesse giocarla molto lontano da Firenze per i tifosi non occasionali si prospetteranno sacrifici non sempre sostenibili.