SCOMMESSE & IPOCRISIA. KAYODE E IL VANTAGGIO CHE LE PUNTE NON SEGNINO
Mentre il mondo del pallone resta appeso alle fregole di un pregiudicato che fa rivelazioni a rate sullo scandalo scommesse, qualche nome di scommettitori cronici, e forse ammalati, è pur venuto fuori con relativa punizione già comminata, vedi Fagioli per il quale di fatto la stagione finisce qui.
Eppure quella che sorte fuori è un’enorme ipocrisia: prima si promuove una società, quella contemporanea, dove i modelli per i giovani sono ‘ fuori legge’, banditi che vivono in modo estremo, bevono, picchiano, scopano, giocano, tutto sperimentano senza limiti e discernimento, giocano d’azzardo con le loro vite. Poi quando un ragazzotto poco più che ventenne non usa il cervello giocando su eventi di cui lui stesso è protagonista, ecco che sbraitano le verginelle fingendo di nulla saperne.
Eppure l’invito al gioco sta lì, praticamente ovunque, nei luoghi dove si fa il calcio, in quelli dove se ne parla, sulle magliette piene di sponsor che rimandano al modo di fare i soldi facili, modello attrattivo anche per chi di soldi ne ha già tanti come i calciatori, poiché è appunto un modello di vita e virtù, come quelli ferali, violenti e orribili della musica del genere che va più di moda, il trap. Come nelle migliori ricette, mettete tutti gli ingredienti nel pentolone, cuocete a fuoco lento ed avrete la pietanza di questa generazione: odore nauseabondo, forte sapore d’escrementi ed effetto emetico.
E tanto per non gettare la croce solo sull’ultima generazione, diciamo pure che quelle precedenti, quelle di noi padri, partecipano con entusiasmo all’affondamento di ogni principio e modello positivo, in due parole alla morte di Dio, e come dice Dostoevskij se dio non esiste tutto è permesso.
Ma tralasciando i discorsi forse eccessivi sui massimi sistemi, torniamo a parlar di pallone, anche se è compito non facile in questi chiari di luna, eppure qualcuno lo deve pur fare. La sorpresa dell’anno, quel Kayode che già tutti ammirano ed amano, si appresta a legarsi per lungo tempo a venire al club viola, con l’adeguamento economico che merita un calciatore del suo valore. La Fiorentina sta cogliendo il momento giusto onde evitare che alla prima finestra di mercato spuntino le sirene che tentarono anche Ulisse.
E mentre i dirigenti viola siedono al tavolo coi procuratori di Kayode, Commisso non perde l’occasione per ricordare pubblicamente che ha speso moltissimo nella Fiorentina, è davvero una fortuna che egli sia tanto benestante, se parla così spesso di quattrini ricco com’è, pensate quanto ne parlerebbe se fosse povero.
Peccato, perché argomenti di calcio non ne mancherebbero con la Fiorentina così in alto in graduatoria, infatti si potrebbe persino dire stiracchiando un tantino che avere i centravanti che non segnano può essere un vantaggio, quello di ritrovarseli sbloccati e prolifici (ed avverrà deo gratias) più tardi quando la corsa europea si farà frenetica.