PAULO SOUSA, CI SIAMO. MA SERVE ASPETTARE IL VIA LIBERA DA BASILEA. OGGI IL C.D.A. PER I NUOVI INGRESSI. IL FUTURO? LO RACCONTERA' QUEL GRAN GALANTUOMO DEL TEMPO

11.06.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PAULO SOUSA, CI SIAMO. MA SERVE ASPETTARE IL VIA LIBERA DA BASILEA. OGGI IL C.D.A. PER I NUOVI INGRESSI. IL FUTURO? LO RACCONTERA' QUEL GRAN GALANTUOMO DEL TEMPO

Vincenzo Montella è rimasto in silenzio. Così come del resto la Fiorentina, che però non è (giustamente) rimasta ferma con le mani in mano. Nel mezzo c'è una città che si ritrova spaccata. Tra chi non ha digerito i tanti cambiamenti di posizione di Montella (letti come mosse indirizzate a liberarsi anche dalla clausola, prima, e allo strappo, poi) e chi, invece, imputa ai Della Valle l'ennesimo “reset” dopo tre anni importanti e risultati quasi vincenti.

In modo fin troppo semplice, e scontato, è indubbio che la ragione possa risiedere a metà strada tra le due parti. Ma in modo altrettanto evidente sono emersi i limiti di un tecnico che deve ancora crescere sotto tanti profili (tecnico e non solo, viste alcune lacune caratteriali anche solo nella gestione dei rapporti interni con la società ed esterni con stampa e tifosi) e i difetti cronici di una società che ha enormi problemi a comunicare e ad adeguarsi alle logiche, e alle tempistiche, del mondo del calcio.

E se per capire se il futuro di Montella rappresenterà un rimpianto o meno per la Fiorentina servirà attendere molto (forse parecchio, a giudicare dal rischio di rimanere fermi due anni per la clausola rescissoria) per scoprire il suo successore servirà ancora un po' di pazienza. Nella giornata di ieri sono proseguiti e sono stati approfonditi i contatti con Paulo Sousa (considerato prima scelta e profilo adatto in quanto tecnico giovane, emergente ed europeo, e per questo osservato a lungo già da qualche tempo) per il quale è già pronto un contratto biennale. 

In pratica manca solo il via libera dalla Svizzera. D'altronde con l'ingaggio dello stesso Montella ancora da onorare, i viola non potrebbero comunque offrire conguagli al Basilea. Che, di conseguenza, per il momento ha preso tempo visto che Sousa resta comunque un tecnico sotto contratto. Ecco perchè la stessa società viola tiene ancora calda la pista che porta a Donadoni, considerato come alter-ego del portoghese per la panchina viola e in linea con l'idea di italianizzazione della squadra. Quest'ultimo, intanto, è però finito nel mirino dello stesso club elvetico che potrebbe scegliero per il dopo Sousa. 

Così, nonostante il C.d.A. odierno potesse essere il momento decisivo, la vicenda potrebbe anche slittare. A proposito della riunione di oggi la Fiorentina ratificherà i nuovi ingressi degli ultimi tempi, incluso il neo dirigente Pereira la cui ufficialità è arrivata nella giornata di ieri. I fratelli Della Valle saranno comunque in videoconferenza. Sul fronte del nuovo allenatore, invece, servirà come detto attendere risposte da Basilea. 

Work in progress, come tutto il lavoro che attende la stessa Fiorentina. Che, di nuovo, dopo tre anni ad alti livelli si ritrova con il giocattolo smontato e il bisogno di ripartire da zero. Se, da un lato, alla luce di come finì a Catania si potrà dire che da Montella c'era da aspettarselo, cosa pensare di una società che ancora una volta, in una storia ormai ultra decennale, azzera tutto di fronte alle richieste di alzare ulteriormente l'asticella e provare seriamente a vincere qualcosa? Forse che soltanto quel galantuomo del "tempo" (e di galantuomini, in questa vicenda, ne abbiam visti e sentiti pochiracconterà chi da questo strappo ci ha rimesso di più.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it