NZOLA UN GOL E NIENTE ALTRO, CONTRO IL BOLOGNA SERVE BELTRAN. LA SQUADRA HA PERSO IDENTITÀ. CHE DELUSIONE SOTTIL E IKONÉ. ITALIANO DEVE INVENTARE QUALCOSA DI NUOVO, MAGARI SPOSANDO UN 4-3-2-1
Il gol è arrivato. Ma, purtroppo, non basta a restituire il sorriso a Nzola. Avete visto come ha calciato il rigore l’angolano? Era terrorizzato. Dopo la rete non è riuscito neppure a festeggiare. Era in totale confusione. Ormai è chiaro, il problema non è nella gambe ma nella testa. Nzola è schiacciato dalla pressione. Dopo il gol aspettavo di vederlo sfidare la fragile difesa serba. Aspettavo da lui colpi coraggiosi. Invece, niente. I soliti movimenti, il solito nulla. A questo punto non resta che sperare nel recupero di Beltran. Contro il Bologna serve l’argentino anche se le parole di un esperto di calcio, il direttore Lo Monaco, grande conoscitore del calcio argentino mi hanno gelato. A suo giudizio Beltran non è mai stato e mai diventerà una prima punta. È il classico dieci argentino che ha bisogno di partire da lontano per esaltare la sua esplosività, la sua capacità di accelerare con il pallone attaccato al piede. Ma se l’alternativa a Beltran è Nzola meglio cento volte, mille volte Beltran.
Contro i serbi era importante vincere. E abbiamo vinto. Sarebbe anche stato importante segnare tanti gol pensando alla differenza reti. In questo caso missione fallita. Ma ora non proiettate la grigia notte serba con la prossima gara contro il Bologna. Sono sicuro che nel derby dell’Appennino la squadra viola disputerà un’ottima gara. Il gruppo viola ha orgoglio e le motivazioni saranno totalmente diverse (oltre al fatto che in campo ci saranno giocatori diversi…). Il problema è che in questo momento la Fiorentina ha smarrito “l’idea”. Durante la sosta mi aspetta che scenda in campo Italiano. Serve qualcosa di nuovo. Serve una nuova sfida tattica. Magari si potrebbe passare al 4-3-2-1. Questa spenta Fiorentina va riaccesa. Per fortuna sta per tornare Kayode che porta freschezza, coraggio, dinamismo. Poi, mi aspetto che la società intervenga sul mercato invernale. Per conquistare un posto in Europa League occorre qualcosa di più. In quale parte in campo lo dica Italiano.
La Conference doveva essere un test prezioso per individuare qualche possibile alternativa al gruppo titolare. Purtroppo non sono arrivati i segnali che speravamo. Malino Sottil, malino Ikone, malino il giovane Pierozzi. A essere onesti malino un po' tutti. E allora non resta che aggrapparci al solito Nico. Che avremo fresco nel derby contro il Bologna. Ora più che mai abbiamo bisogno dei suoi gol e delle sue invenzioni. In attesa di ritrovare le certezze di qualche settimana fa lo schema migliore in questo momento è: palla a Nico e pensaci te. Con queste premesse Italiano dovrebbe chiedere all’attaccante argentino di stare ancora più vicino alla porta avversaria, di non bruciare energie inutilmente. Nico è l’unico che con questo scenario andrà sicuramente in doppia cifra alla voce gol realizzati in campionato.