IL SILENZIO DEI DV FA PIÙ RUMORE DELLE PAROLE DI CORVINO E PIOLI. CHE FINE HA FATTO LA VOGLIA DI RIFORMARE IL CALCIO?
Sono reduci dal "Tod's Circus", i Della Valle. A Tokyo è andato in scena il lancio di una nuova collezione e la boutique giapponese si è trasformata in un vero e proprio circo composto da giocolieri ed equilibristi. Peraltro, a giudicare dalle recenti uscite pubbliche di Diego Della Valle, la ristrutturazione della Tod's procede spedita. Soltanto nella giornata di venerdì, sulle pagine di “Repubblica”, era possibile leggere gli indirizzi dell'imprenditore marchigiano, legati a obiettivi e a traguardi da raggiungere.
“I fondatori fanno sempre fatica a dare spazio a i manager, che è diverso da non farli lavorare – ha detto DDV - L’errore da non fare è guidare un’azienda se non lo sai fare, mentre è giusto che l’impostazione strategica la dia la proprietà. Tod’s ha rivisto il modello di business, un cambiamento radicale che va accompagnato con un cambio ai vertici”. Questo tanto per concedere qualche cenno di cronaca sui proprietari della Fiorentina che, da queste parti, sono da tempo scomparsi.
Parole che tutti i tifosi avranno letto sospirando e pensando al momento attuale. Oggi che intorno al mondo viola le divisioni sono sempre più nette e radicali, oggi che squadra e tecnico faticano a incantare e ricreare entusiasmo, e che le prospettive si sono ridimensionate in modo evidente rispetto al passato, un intervento di questo tipo anche sul fronte “calcistico” sarebbe stato ossigeno puro.
Per tutti, comunque la si pensi, in primis coloro che la fiducia in questa annata l'hanno comunque riposta. Ma anche per coloro che si stanno spendendo per questa Fiorentina. Perché per Pioli che rilancia ambizioni europee a partire dalla prossima stagione, o per Corvino che promette un aumento del monte ingaggi rassicurando sulla presenza della famiglia proprietaria, mettere la faccia su un programma così incerto (qualsiasi esso sia) diventa l’ennesima richiesta di fiducia a scatola chiusa piuttosto che un legittimo “lasciateci lavorare”.
Invece, a distanza di mesi dalle ultime esternazioni dello stesso Andrea Della Valle, solo il silenzio, l'incertezza e il distacco sembrano farla da padrone. Almeno in ambito viola. Anche in un momento come quello che vive il calcio italiano una presa di posizione di una società come quella viola certamente non guasterebbe, tanto più se si volesse considerare l'attuale transizione del pallone azzurro come un'opportunità per ripartire e non esclusivamente un fallimento da quale sembra impossibile riprendersi.
Quegli stessi intendimenti di riforma del mondo calcistico che i Della Valle sbandieravano con forza soltanto qualche anno fa oggi cadono nel dimenticatoio insieme a un rapporto con la città che certamente non cambierà con il perdurare del silenzio e del distacco. La conferma arriva direttamente dalla seduta a porte di venerdì nella quale non si andava oltre i 200 tifosi, aspetto quest'ultimo che certamente non aiuta nemmeno tecnico e squadra.
Perchè come già detto, Pioli può anche spendersi nell'immaginare un futuro di rinascita anche a livello europeo, e come lui Corvino può dare tutte le garanzie che vuole sui prossimi mercati, ma se da parte della proprietà non arriverà una chiara e diretta “impostazione strategica” come l'ha definita lo stesso Diego Della Valle, difficilmente la gente tornerà a fidarsi e ad appassionarsi di questa Fiorentina.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it