FIORENTINA, CON L'ATALANTA SERVE UNA RISPOSTA CONVINCENTE PER SE STESSI E PER L'AMBIENTE. LA CONTINUITA' DEVE'ESSERE L'OBIETTIVO PRINCIPALE. LA DIFESA , UN PROBLEMA IRRISOLTO: ORA E' EMERGENZA
Affrontare l'Atalanta alla ripresa del campionato dopo la pessima prestazione di Milano con conseguente pesante sconfitta contro l'Inter non è il massimo della vita, specie in considerazione del valore e della qualità dell'avversario. Ma se la Fiorentina vuole davvero ritagliarsi un ruolo da protagonista e rientrare tra le prime 7 del campionato deve fare necessariamente punti e possibilmente provare a vincere proprio questo tipo di sfide. Incroci diretti che valgono parecchio sia per la classifica ma anche per capire il livello che ha raggiunto la squadra di Vincenzo Italiano. La sosta ha in un certo senso dato una mano all'allenatore per poter lavorare meglio dal punto di vista tattico e atletico, e per approfondire diversi concetti da mettere in pratica già a partire dal match del Franchi. Dalla sua la Fiorentina potrà contare sui propri tifosi, sul loro entusiasmo e sulla voglia di ripartire immediatamente per dare un segnale forte all'ambiente ma prima di tutto a sé stessi.
Fino ad ora infatti risultati e prestazioni sono stati troppo altalenanti: una vittoria all'esordio, un pari con annessa rimonta subita dopo il doppio vantaggio con il Lecce in casa e per chiudere lo stop contro l'Inter. Tutto e il contrario di tutto nei primi 180 minuti di un campionato in cui per chi come la Fiorentina compete per obiettivi ambiziosi non c'è la possibilità di perdere tempo o di averne un'extra a disposizione per acclimatarsi. La stagione, vista anche la concorrenza, non sembra concedere deroghe a chi parte in ritardo. Dunque un altro valido motivo per provare a vincere contro un'Atalanta che peraltro a Firenze si presenta con il ruolo di favorita. Squadra forte quella di Gasperini, migliorata in ogni reparto e con due giocatori più o meno sullo stesso piano per ruolo. In estate il mercato dei bergamaschi è stato contraddistinto da idee valide, lungimiranza, voglia di migliorare e migliorarsi. A conferma delle grandi capacità da parte di una dirigenza per certi versi avanti da anni rispetto agli altri.
Se Gasperini può ruotare uomini in ogni zona del campo, Italiano invece come accaduto anche in passato dovrà ingegnarsi per mettere su una linea difensiva all'altezza della situazione, dell'avversario e degli obiettivi che il club insegue. Sfida tosta, anche perché rispetto al passato in questa zona di campo di migliorie non ce ne sono state. Anzi, il problema è diventato anche numerico oltre che tecnico e legato alla qualità dei difensori attualmente in rosa, perché l'infortunio di Yerry Mina riduce a 3 il numero dei centrali a disposizione che sono Milenkovic, Ranieri e Martinez Quarta. Impietoso lo score del colombiano arrivato in estate da svincolato dopo l'ultima esperienza con l'Everton: 0 minuti giocati e infortunio (l'ennesimo, suo malgrado) rimediato con la sua nazionale che lo terrà fuori per più di un mese. Non è sfortuna, ma una fragilità fisica evidente che purtroppo ha limitato l'utilizzo di un calciatore che negli ultimi 6 anni ha faticato a mettere insieme più di 15 presenze. Agli uomini mercato della Fiorentina bastava dare uno sguardo al suo storico per comprendere che i rischi erano superiori alla possibile riuscita di una scommessa al momento persa. E che finisce per mettere in difficoltà Italiano e la Fiorentina. Fortissima dal punto di vista dei terzini sinistri, forte anche a destra ma con grossi limiti al centro del reparto difensivo. Pecche e peccati dell'ultima sessione estiva di mercato.