E ORA TOCCA A FIRENZE: CONTRO LA JUVE GIOCA UNA CITTÀ. KAISER GOMEZ, COMANDA LUI. E SE TORNA PEPITO...

17.03.2014 00:10 di  Mario Tenerani   vedi letture
E ORA TOCCA A FIRENZE: CONTRO LA JUVE GIOCA UNA CITTÀ. KAISER GOMEZ, COMANDA LUI. E SE TORNA PEPITO...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Solo a maggio capiremo quanto siano stati pesanti questi tre punti col Chievo. C'è stata tutta la Fiorentina in questa sfida: gioco, gol, sofferenza e vittoria. E anche fortuna, quella che era mancata in altre occasioni. Il Chievo nella ripresa ha giocato molto bene, creando occasioni e fallendole. E' stato bravo anche Neto, confermandosi su livelli ormai alti.
Ma questa Fiorentina, che ha cambiato 7 elementi rispetto a Torino, si è presentata brillante e spumeggiante nel primo tempo. Sostenuta da un grande Pizarro, anche se il Pek ha sbagliato un calcio di rigore. Nella ripresa i viola hanno avuto una pausa, ma forse anche giustificabile perché questa era la partita numero 43 della stagione (i viola sono la squadra che ha giocato di più in Italia).
C'era timore che la sfida col Chievo fosse derubricata a "fastidioso ostacolo" prima delle madre di tutte le partite: Fiorentina-Juventus... E invece Montella è stato bravo a preparare i suoi uomini a questo impegno e soprattutto, in una giornata in cui Inter e Parma avevano lanciato segnali forti, a riportare la Fiorentina al quarto posto, dopo che per qualche ora era finita al sesto... La risposta dei viola è stata netta, quelli che pensavano ad un campionato ormai in caduta per la Fiorentina, sono stati smentiti.
E ora tocca a Firenze. Giocherà una città contro la Juventus giovedì prossimo. Alle 19 il Franchi sarà un ribollire di anime viola, mentre la restante parte di Firenze parteciperà e soffrirà sperando poi di aprirsi in un urlo liberatorio di felicità. In palio ci sono troppe cose: dalla rivalità con i bianconeri al passaggio ai quarti di Europa League, con la speranza di eliminare una pericolosa concorrente sul percorso della finale. La Juve non è al massimo, ma ha risorse illimitate nel suo Dna. Quelle che danno energia quando le gambe girano meno. E' cattiva, cinica, esperta e Conte sta già preparando la pretattica. Ma Firenze vuole questo trionfo più di qualsiasi altra cosa. Ecco perché giovedì sera sarà una battaglia di altri tempi.
Nel frattempo Firenze brucia di amore per Gomez: sta diventando il Kaiser dell'Arno. Mario ha segnato il suo primo gol al Franchi (a Genova la sua unica doppietta fino ad oggi e poi una rete in Europa League a Torino). Per un curioso destino anche Matri è giunto a quota 4 in viola realizzando il suo primo centro a Firenze.
Il Kaiser si sta impossessando della Fiorentina e della sua gente: i tifosi lo amano anche per quell' umiltà tipica dei grandissimi interpreti, a prescindere dal settore in cui operano. Gomez frena gli entusiasmi, spiega che non ha fatto nulla di eccezionale e che il bello deve ancora venire. Ha persino ammesso di aver segnato in fuorigioco senza che nessuno glielo avesse chiesto. Viene proprio da un altro pianeta...
Non resta che attendere di vederlo di nuovo in coppia con Pepito Rossi, gemelli diversi. Nati per giocare assieme, terrorizzando le difese avversarie. La loro prolungata assenza è il più grande rimpianto di questa stagione, il loro ritorno potrebbe trasformarsi in un clamoroso finale...

Mario Tenerani
Il Giornale