Dunga ricorda il Mondiale del '94: "L'avevo sognato tutta la vita"
Intervistato dai canali ufficiali della FIFA, Carlos Dunga ha parlato dei prossimi Mondiali, i primi a 48 squadre: “C’è un enorme senso di attesa, con più nazionali che prendono parte alla Coppa del Mondo. Ma penso che sia una cosa positiva, perché dà a ogni Paese l’opportunità di esprimersi. Chi non vorrebbe giocare un Mondiale? Quale giocatore, quale Paese non vorrebbe far parte di questo grande evento che praticamente porta il mondo a fermarsi? È una grande opportunità per promuovere il calcio e renderlo più democratico”.
Poi ricorda: "Quando abbiamo avuto in USA il primo Mondiale nel 1994, hanno visto quanto sia importante, quanto sia grande il pubblico e quanto sia positivo per un Paese ospitare una competizione del genere.. Ho avuto l’onore di essere capitano e sollevare il trofeo mentre tutto il mondo guardava quel momento; e far parte della storia del calcio in quel modo, sono cose indimenticabili. Quello che mi rimane impresso del ’94, senza dubbio, sono i rigori. Dopo i 90 minuti e i supplementari, con il Brasile che non vinceva un titolo da 24 anni; e io ero proprio lì. Avevo sognato quel momento per tutta la vita, e toccava a me fare la mia parte. Poi nel ’98, raggiungere due finali di fila, cosa che pochissimi giocatori riescono a fare, in un torneo così duro e competitivo, essere di nuovo lì è stato sempre qualcosa di speciale”.
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