PRADÈ, FAREMO RICORSO PER LA MULTA: DIPINTI COME NON SIAMO
Conferenza stampa di fine mercato in casa Fiorentina. Il direttore sportivo viola Daniele Pradè, presso la sala stampa del Franchi, ha presentato gli ultimi acquisti di gennaio Agudelo, Igor, Kouame e Duncan e ha fatto il punto sulla sessione invernale da poco conclusa. Ecco le sue parole: "Ringrazio il presidente Commisso perché nella mia carriera non ho mai trovato, a gennaio, degli investimenti così importanti. Spero che i nostri acquisti ci possano essere utili anche per il futuro, come vuole il presidente".
Sulla multa ricevuta dopo le polemiche post-Juve: "Noi abbiamo da parte del nostro presidente e dell'ufficio stampa siamo tenuti a chiudere la cosa. Noi vorremmo voltare pagina e pensare esclusivamente al campo. Per quanto mi riguarda io penso di essere rispettato nel mondo del calcio e non penso di essere stato così irriguardoso verso gli arbitri: faremo ricorso perché non siamo come ci hanno dipinto in quel contesto. Non vogliamo alimentare ulteriori polemiche, perché poi si distoglie l'attenzione da quello che è il campo e la crescita della nostra società".
Sulla voglia di venire a Firenze: "A Verona parlai con Amrabat, mi disse che era stato a Firenze e che gli era piaciuta tantissimo. Da lì abbiamo cominciato a sentirci, anche se non abbiamo spinto sull'acceleratore perché sapevamo della trattativa con un'altra squadra. Poi però lo scenario è cambiato, avrebbe potuto guadagnare di più ma ha scelto il nostro programma".
Su quanto ci vorrà per essere competitivi: "Già dal prossimo anno. Abbiamo fatto dodici uscite e il problema si ripresenterà già a luglio perché molti sono prestiti. E ci sarà anche la crescita di tanti giovani acquisti, come Igor. Poi aspetteremo Kouamè e Amrabat, ma lo stesso Duncan ha da crescere. Mentre Agudelo ha delle caratteristiche particolari e piaceva a tutti il nostro staff: su di lui abbiamo visto un percorso particolare sullo stile di Pizarro. Ci piace l'idea di costruire un'identità, ad esempio Duncan ci ha aspettato fino al 30 gennaio".
Sui rinnovi e i prolungamenti mancanti: "Abbiamo solo Chiesa da fare. Ho accennato anche a Vlahovic perché ci piacerebbe prolungare ulteriormente anche se ha ancora quattro anni di contratto, è un volere del presdente. Su Chiesa non c'è fretta e non ci sono incontri in agenda. L'incontro con Enrico è andato bene e siamo rimasti che ci saremo seduti a un tavolo: in questo momento Federico è sereno e non vogliamo mettergli pressioni addosso".
Se l'operazione Kouamè ricorda quella per Pepito Rossi: "E' molto simile, però con un'età diversa e anche con una trattativa molto diversa. Ci siamo informati molto all'inizio, il ragazzo ci piace tanto e siamo contenti. E' un acquisto sia per l'immediato che per il futuro".
Se sono stati più difficili le operazioni in entrata o in uscita: "Quelle in entrata. L'unica più complicata in uscita è stata quella relativa a Pedro. Ringrazio tutto il nostro staff che ha lavorato ininterrottamente, giorno e notte".
Se sono arrivate delle richieste per i calciatori viola: "Sì ma siccome siamo una società in crescita abbiamo detto subito no a tutti".
Sul rinnovo di Milenkovic: "Con lui abbiamo detto dall'inizio della stagione che ci sediamo dopo l'ultima partita di campionato. Con assoluta serenità".
Sulla crescita del monte ingaggi: "Non avevamo 50 milioni ma 60, comprensivi dello staff tecnico e ci devi anche mettere le giovanili e i giocatori che abbiamo mandato a giocare fuori. Dobbiamo starci attenti per il discorso del fair play finanziario: quando miglioreranno le nostre entrate, migliorerà anche questo. Ogni investimento è fatto per volere del presidente Commisso".
Se c'è amarezza per le operazioni non andate in porto: "No, potevamo migliorare ancora qualcosa ma non c'è rammarico. Siamo contenti di quel che abbiamo fatto, questa è un'operazione di crescita e valuteremo tutto alla fine dell'anno".
Sulla possibilità di prendere Criscito: "Poteva venire da noi ma ha scelto i valori della sua squadra, poteva aiutarci per la crescita dei giovani. Gli abbiamo stretto la mano e fatto l'in bocca al lupo per la partita successiva".
Sull'operazione più complessa: "Quella per Amrabat, ci abbiamo lavorato in tanti, specialmente la parte amministrativa e legale. Agudelo lo tenevamo in cassetta: ha scelto un'avventura difficile dove all'inizio troverà poco spazio. Su Kouamè una mattina Joe mi ha chiamato dicendomi di chiamarlo perché forte e voleva venire da noi. Igor l'avevamo cercato la prima settimana di gennaio sentendoci dire 'incedibile, a meno di 15 milioni'. Lo stesso per Bonifazi, il calcio è fatto così".
Se sono presenti clausole sui contratti: "Non sono presenti: ci hanno provato ma la Fiorentina non mette clausole".