ITALIANO: "ORGOGLIO ESSERE QUI, DAREMO L'ANIMA. ORA GLI OCCHI DI BASILEA. NICO-AMRABAT OK"

23.05.2023 18:46 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dallo stadio Olimpico di Roma - Andrea Giannattasio
ITALIANO: "ORGOGLIO ESSERE QUI, DAREMO L'ANIMA. ORA GLI OCCHI DI BASILEA. NICO-AMRABAT OK"

E' la vigilia della finale di Coppa Italia, la prima di due notti da sogno che Firenze sta aspettando da anni. Dalla sala stampa dello stadio Olimpico di Roma ha preso la parola il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano e il capitano della squadra viola Cristiano Biraghi. Di seguito le parole del mister, alla sua prima finale nel trofeo nazionale in carriera:

Sulle sensazioni della vigilia: "Innanzi tutto l'orgoglio, di essere qui, di avere la Coppa vicino e di aver incontrato oggi il presidente Mattarella. Abbiamo davanti a noi un ostacolo durissimo, ovvero la finalista di Champions, ma daremo filo da torcere sicuramente ai nostri avversari".

Sulla crescita rapida della sua carriera: "Voglio concentrarmi sugli ultimi due anni, a Moena due anni fa è partito un processo di crescita incredibile grazie alla disponibilità dei miei ragazzi. Non dobbiamo però accontentarci, abbiamo davanti a noi due finali e avversari molto difficili. Dovremo cercare di dare tutto noi stessi per ottenere qualcosa di straordinario".

Su che partita si attende: "Un po' me la immagino... poi scendi in campo e può accadere l'imponderabile. Affronteremo una squadra che da un momento all'altro può fare qualsiasi giocata. Dovremo riproporre in campo con attenzione e qualità tutto quello che abbiamo fatto in settimana, cercando di riproporre quello che abbiamo mostrato già a Basilea. Voglio vedere gli stessi occhi di quella partita in Svizzera".

Su Inzaghi: "Oltre ad avere grandi calciatori, sicuramente l'Inter ha anche un ottimo tecnico. Se ha vinto tante finali è perché è stato molto bravo ad arrivare fino in fono alle competizioni che ha giocato e poi le ha vinte. Domani abbiamo la possibilità di dimostrare a tutti che se siamo arrivati qui a giocarci questo trofeo è perché ce lo siamo meritato".

Sulla spinta dei tifosi: "Quella di ieri è simile all'abbraccio che abbiamo fatto prima di Basilea sotto la curva. Quell'abbraccio e quel coro ci hanno caricato e siamo antati con fiducia in Svizzera. I 6.000 di ieri ci hanno dato grande ottimismo, vicinanza e passione. Ci chiedono di dare l'anima e di andare forte. I ragazzi hanno percepito quello che è il loro amore e domani come a Basilea onoreremo la nostra stagione".

Se ha qualche dubbio di formazione: "I dubbi ce li ho sempre... non solo di formazione ma per come mettere in difficoltà l'aversario. Per capire come fermare l'Inter ci vuole tutta la notte. I ragazzi stanno tutti bene, qualche dubbio ce l'ho... speriamo di fare la scelta giusta ma mi tengo ancora qualche punto di domanda e poi deciderò".

Se la finale di domani sarà diversa dal doppio confronto in campionato: "L'unico spunto che prendo dalle due partite, tralasciando il risultato, è che abbiamo dato sempre filo da torcere all'Inter, sia a Firenze che a Milano. Abbiamo fatto vedere che abbiamo armi da mettere in campo. La finale però è una storia diversa, l'impostazione tattica potrà essere simile alle gare di campionato ma la gestione della gara sarà del tutto diversa".

Su Gonzalez e Amrabat: "Stanno benissimo. Non li ho portati a Torino perché avevano dato tanto a Basilea. Li avrò entrambi".

Se uno dei dubbi che ha è legato al centravanti: "Più che rispondere a questo preferisco evidenziare come entrambi siano diventati importanti per la squadra. E' anche grazie a loro se siamo qui a giocarci su una finale. Sono certo che entrambi daranno il massimo, sia che giochino dall'inizio sia che subentrino. Entrambi sanno quanto conti la gara di domani".

Sull'incontro odierno al Quirinale con Mattarella: "E' stato un evento emozionante... vedere quel leggìo... un'esperienza davvero bello".

Se Saponara partirà dall'inizio: "Ho visto che si è fatto la barba, i capelli... per cui è pronto anche lui".