Vanoli, una fiducia che vale per tutti e una maglia che poi va sudata
Paolo Vanoli ieri ha messo in campo una formazione un po' inedita ma che tiene conto di un principio fondamentale che è quello di non voler lasciare indietro nessuno. Non è il momento giusto. Se Pioli infatti aveva spesso puntato sui big sperando nel loro orgoglio e nella loro qualità, Vanoli cerca di fondare le sue scelte sicuramente su convinzioni sue (ad esempio Ranieri lo avrebbe voluto già al Venezia) ma soprattutto sull'attitudine al lavoro e al sacrificio che in questo momento serve alla squadra per uscire dalle sabbie mobili.
In questa particolare situazione servono tutti i giocatori e lui è disposto a dare fiducia appunto a tutti, anche a un Parisi che con Pioli sembrava sceso in fondo alle gerarchie e che può considerarsi più lavoratore che fuoriclasse, ma poi Vanoli pretende che venga contraccambiata. E pubblicamente il tecnico non lesina complimenti né critiche, perché tutti sappiano dove dover migliorare, chiave da non sottovalutare. E per Parisi "partito lento" è arrivato poi l'apprezzamento per "l'ottima partita", perché in lui ha visto sicuramente sacrificio, cuore e quel sudore (oltre ai crampi di chi non ne ha più) che ricerca nei suoi ragazzi.
Stessa cosa per Fagioli, che non in tanti si aspettavano ieri in campo: "Io sono abituato a dare fiducia totale ma voglio essere contraccambiato - gli ha preannunciato il tecnico - Lui non deve piangersi addosso ma deve capire che ha delle qualità importanti. Io posso dare solo una maglia, sono i giocatori che devono sudarsela. Deve imparare a difendere meglio ma anche a sfruttare di più le sue qualità. Per me può fare sia il play che la mezzala di palleggio, che è il suo vero vestito".
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