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Leader feroce anche per Vanoli. Kean trascina, manca solo il gol: il raffronto con l'anno scorso

Leader feroce anche per Vanoli. Kean trascina, manca solo il gol: il raffronto con l'anno scorsoFirenzeViola.it
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Oggi alle 11:00Copertina
di Ludovico Mauro

In una Fiorentina battagliera e caparbia, Moise Kean è il singolo che spicca di più. Anche nella prova contro la Juventus, è stato l’attaccante il miglior viola in campo: in questo momento, l’ex bianconero incarna forse più di tutti lo stato d’animo della sua squadra. Quello di chi è ferito ma sta piano piano reagendo con tutte le sue forze, inferocito nel volersi prendere una salvezza che sta a cuore a una città intera. Monito messo in pratica tanto in campo, quanto fuori.

Prestazioni e parole da leader
"Abbiamo fame, ci siamo allenati bene e sta a noi andare avanti così. Abbiamo avuto un forte impatto contro una grande squadra". Parole e musica firmate Kean nel post partita di ieri, dopo una prestazione maiuscola che gli è valsa il premio di migliore in campo della Lega Serie A. La sua tempra è palpabile tanto allo stadio quanto dalla televisione, per i compagni è un riferimento e per gli avversari un pericolo costante. Lo dimostrano i tanti falli guadagnati nella metà campo nemica, la forza fisica dirompente nel coprire il pallone, gli uno contro uno in velocità con cui va costantemente via ai suoi marcatori. Ma anche le parole del suo allenatore: "E' un leader, deve continuare così e noi dobbiamo essere bravi a servirlo meglio in area oltre che in ripartenza", diceva Vanoli dopo il match.

Manca solo il gol: il raffronto con l'anno scorso
Alle volte un po' solista, ma alla fine l'attaccante vive anche di egoismo. Kean rientrava dal problema alla tibia che gli aveva precluso anche la Nazionale e le prime risposte potevano anche essere meno positive. Invece già nel suo big match è tornato il trascinatore visto un anno fa: una rasoiata a impegnare Di Gregorio, un missile fermato solo dall’incrocio e un cocktail di giocate che hanno fomentato per 90 minuti il pubblico del Franchi. È mancato solo il gol e probabilmente sta qui, viste le sole due reti in undici presenze nella Serie A 25/26, la differenza essenziale rispetto alla passata stagione (quando allo stesso punto del campionato, al 12° turno, era già a quota 8, esattamente con una sola gara saltata come quest’anno). Ma i segnali provenienti da Fiorentina-Juventus vanno tutti nella stessa direzione: la squadra viola è viva e affamata di salvezza, con Kean in prima fila su tutti.