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Un avvio di stagione senza gol ma in ottime condizioni fisiche: il secondo anno di Kean e un’alchimia da trovare con i nuovi compagni di reparto

Un avvio di stagione senza gol ma in ottime condizioni fisiche: il secondo anno di Kean e un’alchimia da trovare con i nuovi compagni di repartoFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 20:00Copertina
di Tommaso Loreto

Non è stato baciato dalla dea bendata, l’avvio della seconda stagione viola di Moise Kean. Non fossero bastati alcuni errori sotto misura che hanno contraddistinto le prime due gare di campionato, quelle con Cagliari e Torino, anche in Conference il centravanti non ha potuto leggere il proprio nome sul tabellino della doppia sfida al Polissya.

La doppia beffa in Conference
Già, perché destino ha voluto che il primo gol in gare ufficiali sia stato registrato (dalla Uefa) come un autogol, nello specifico del portiere ucraino Oleh Teodoziyovyč Kudryk sfortunato protagonista del rimpallo (con il palo) che ha dato vita all’uno a zero viola, annullando di fatto il primo centro stagionale di Kean che aveva scagliato in porta il pallone vincente. Una sorta di beffa bissata più tardi, quando sempre in quella partita giocata in Slovacchia la punta era stata espulsa per un fallo di reazione dopo che aveva sentito l’avversario tirargli i capelli.

La nuova vita (tattica) di Kean
Di certo ancor prima di soffermarsi sugli episodi (e gioverà ricordare che comunque l’azione di Torino in cui Kean toglie dalla porta il colpo di testa di Gosens era viziata da irregolarità) andrà tenuta bene a mente la grande discriminante che pesa sul secondo anno fiorentino di Kean, quella legata alla presenza di una punta che per tutto l’anno scorso Palladino non contemplava. Da unico riferimento dell’attacco Kean si ritrova a dover “gestire” un compagno di reparto, che sia Dzeko o Piccoli, con tutte le conseguenze del caso.

Stato di forma invidiabile e occasioni
Eppure al netto di una casella gol ancora ferma a quota 0, e di un’estate in cui Kean è stato sulla bocca di molti ma con i soli arabi dell’Al Qadsiah disposti a pagare la clausola rescissoria da 52 milioni (ora salita a 62), il Kean d’inizio stagione non ha certo difettato nella condizione fisica, mostrandosi in ottimo stato fisico e di nuovo in grado di reggere l’attacco come determinate occasioni avute in partita confermano. Non sarà ancora il cecchino ammirato l’anno scorso e in grado di regalare punti pesanti alla squadra, ma resta la punta di diamante di un attacco sul quale la società ha investito parecchio. E al netto di qualche errore evitabile (incluso il rosso di Presov) c’è da scommettere che presto tornerà a essere il trascinatore dei viola anche con i gol.