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Tridente sì, ma in attacco o a centrocampo? Le possibili scelte di Pioli

Tridente sì, ma in attacco o a centrocampo? Le possibili scelte di PioliFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 10:00Copertina
di Samuele Fontanelli

Fin dall'antichità il numero tre è sempre stato considerato il numero perfetto. Da Pitagora alla religione cattolica, fino ad alcune culture orientali, il 3 è sempre stato visto come un simbolo di completezza, armonia e totalità. E forse anche Stefano Pioli, rifacendosi ai miti e alle credenze degli antichi, si è convinto che il tre sia il numero perfetto. La domanda che il tecnico parmense si sta facendo però è in quale zona di campo (oltre al reparto difensivo) questo numero possa portare completezza e armonia alla sua Fiorentina, in attacco o a centrocampo. 

Tridente offensivo
La prima soluzione, quella portata avanti sia in campo che di fronte ai microfoni durante quasi tutta la fase di ritiro tra il Viola Park e l'Inghilterra, porta al tridente pesante in attacco. Un'ipotesi che prevede l'utilizzo di tre attaccanti contemporaneamente. Due prime punte, Kean più uno tra Piccoli (come a Torino) o Dzeko (come in tante amichevoli estive), e una mezza punta come Gudmundsson. Una soluzione molto offensiva che in gare ufficiali, complici anche la squalifica europea di Kean e i problemini alla schiena di Dzeko, abbiamo visto realmente solo a Torino nell'ultimo match prima della sosta. Un esperimento quindi che si è visto più in amichevole ma che Pioli continua a tenere come un'alternativa valida. L'arrivo negli ultimi giorni di mercato di Nicolussi Caviglia dal Venezia però va in un'altra direzione.

3-5-2 con centrocampo a tre
Proprio così, l'inserimento del calciatore valdostano va nella direzione di un 3-5-2. Da 3-4-2-1/3-4-1-2 a 3-5-2, da tridente pesante in attacco a centrocampo a tre con un play-basso e due mezzali. Considerando le difficoltà di Fagioli, provato da Pioli come regista, nel ruolo di primo costruttore davanti alla difesa, Nicolussi Caviglia potrebbe andare a ricoprire proprio quel ruolo di play-basso con due mezzali al suo fianco. A sinistra Fagioli, interno dai piedi buoni con compiti di impostazione e di rifinitura, e a destra uno tra Mandragora e Sohm con il compito di dare fisico, sostanza ed inserimenti alla linea mediana. Due soluzioni teoriche che poi nella pratica potrebbero trasformarsi in base alle caratteristiche dei singoli calciatori. Le varianti possono essere date dall'utilizzo di giocatori con caratteristiche e indole ibrida tra quella della mezzala e del trequartista come Ndour e Fazzini. Soprattutto il primo in questo avvio di stagione è stato usato spesso da Pioli come collante tra il centrocampo e l'attacco (Fazzini per ora viene visto dal tecnico parmense più come un'alternativa a Gudmundsson). Al ritorno dalla sosta vedremo quale sarà la scelta di Pioli, sempre con la consapevolezza che come dicevano gli antichi saggi 3 è il numero perfetto.