RFV

Manninger presenta il Rapid: "Squadra in grande crisi ma occhio alla spinta dell'ambiente"

Manninger presenta il Rapid: "Squadra in grande crisi ma occhio alla spinta dell'ambiente"FirenzeViola.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
Oggi alle 13:30Copertina
di Matteo Luconi

Alexander Manninger, ex portiere viola nella stagione 2001/02, è intervenuto a RadioFirenzeViola nel corso della trasmissione "Viola Amore Mio" sul deludente inizio di stagione della Fiorentina: "Per me è una sorpresa. Sono stato a Firenze due anni fa quando venne realizzato il Viola Park. Visitai il centro sportivo: davvero spettacolare. Pensavo che quello sarebbe potuto essere l'inizio di una scalata della squadra viola verso la top5 italiana. Però per adesso hanno deluso, e, nonostante il modo in cui sono arrivati alcuni risultati, la classifica alla fine dice la verità".

Anche il Rapid Vienna è in difficoltà
"Erano partiti alla grande, conosco l’allenatore, avevano dato un grande entusiasmo alla città di Vienna, dopo anni. Però, avendo perso tre volte di fila, i risultati ti toccano, ti prende il vento e devi recuperare. Infatti hanno perso il primo posto in classifica, non hanno più la confidenza che avevano avuto all'inizio. E l'ambiente ora non è contento di quello che sta succedendo. E' una situazione analoga a Firenze".

Ora il Rapid infatti è terzo in classifica dietro a Sturm Graz e Salisburgo
"Lo Sturm Graz negli ultimi due anni ha fatto un buon lavoro quindi non è male stare dietro a queste due squadre, anche perché il Salisburgo è la squadra numero uno. Il calcio però è cambiato in Austria perché non arrivano più quei talenti che il Salisburgo acquistava e che gli permetteva di arrivare a Natale con 10 punti sulle inseguitrici. Oggi non è sempre scontato che vincano loro il campionato. Perciò il Rapid sta iniziando a sentire la possibilità di disturbare le due big per provare a vincere il campionato".

Quali sono i punti di forza del Rapid Vienna?
"Per me il cambio di allenatore. Il mister nuovo era anche un manager prima. Ha allenato a Colonia e Dortmund, è un allenatore esperto e fu molto bravo anche da giocatore. E' un buon allenatore per il Rapid, ma i giocatori sono quelli che ha e non può fare miracolo dopo tre mesi. Sta comunque facendo un lavoro migliore rispetto a chi c'era due, tre anni fa".

E' d’accordo che il giocatore più pericoloso del Rapid sia Mbuyi?
"E' un buon ragazzo ma il Rapid non ha uno, due fuoriclasse che spiccano sugli altri, ha la squadra che l'allenatore voleva. Mi ha detto che in campionato fai bene con la squadra, e lui ha creato una squadra anche intorno allo staff. Ha mandato via due, tre membri e ha portato i suoi, portando tutti a lavorare come un gruppo. E' questa la forza e la dote maggiore del Rapid".

Che tipo di atteggiamento dovrà aspettarsi la Fiorentina?
"Il Rapid partirà forte, dato anche il fatto che la partita sarà in casa, con lo stadio pieno, perché la Fiorentina attrae gli spettatori. Per me potrebbe essere la partita più importante della stagione pr il Rapid. La motivazione sarà alta. La Fiorentina poi ha più qualità, ma in una gara secca il Rapid si può far sentire e dare fastidio. Sarà una buona partita tra due squadre che per ora non sono state all'altezza delle aspettative".

Come sarà il tifo del Rapid Vienna?
"Per me il Rapid ha i tifosi più caldi d'Austria, avranno lo stadio pieno con 22.000 spettatori. Faranno rumore e questo potrebbe dare una mano alla squadra. Anche la Fiorentina però ha una tifoseria forte. Anche il livello del dodicesimo uomo sarà alto".

Qual è invece il punto debole del Rapid?
"Le ultime tre partite, che hanno fatto perdere il ritmo, l’entusiasmo di vincere. Quando succede lo senti".

Quanto conta la Conference per il Rapid?
"E' sempre una competizione europea. Alcune squadre ci vedono una possibilità di giocare in Europa, di vincere un trofeo. La Conference va trattata meglio. La Fiorentina che rischia di non essere nella top 5-6 in Italia, può arrivare fino alla fine in coppa".

Cosa ne pensi di De Gea? Ha fatto vedere di essere uno dei migliori però quest'anno sembra essere partito un po' peggio
"Questo perché anche la squadra è diversa all'anno scorso. Anno scorso De Gea arrivò in una Fiorentina che aveva fame e che fece un campionato positivo anche grazie alla sua esperienza. Fu una buona idea prenderlo ma il tempo non si ferma, anche lui ha la sua età e ha tante partite sulle spalle. Quando lavori con una squadra forse un po' più giovane e in un momento di cambiamento, qualcosa si sente ma la qualità di De Gea rimane e può dare una grande mano. Però serve tutta la squadra, non solo lui".

Cosa le rimane dell'esperienza alla Fiorentina?
"Mi rimane la forza la città, la tifoseria, lo stadio. Rimane per tutta la vita. Purtroppo è stato solo un anno, e forse anche il peggiore, però mi tengo il positivo che ricavai da quell'anno. Fu il primo anno giocando in Italia e mi tengo l'emozione dello stadio e della curva quando entrai in campo".

Anche l’italiano lo parla ancora bene
"Grazie ma dovei praticare di più. Sono contento di essere stato dieci anni in Italia ma qualcosa mi è rimasto"

Un'ultima considerazione sul portiere del Rapid?
"Heidl è figlio di un ex portiere. Fa bene ed è stato anche convocato in nazionale qualche volta. E' bravo e può giocare in Austria. Anche lui, però, come De Gea, ha bisogno di confidenza, ci vuole la squadra e un ambiente positivo intorno, che è fondamentale per dare il massimo".