La lunga (e caldissima) estate di Kean. Lo spauracchio dei top club che va oltre la clausola

C'è chi, tra i tifosi, sta già facendo le crocette sul calendario cerchiando in rosso il 15 luglio come data dove festeggiare la fine della validità della clausola da 52 milioni presente nel contratto di Moise Kean. Purtroppo però quella data non metterà al riparo la Fiorentina dal potenziale addio del proprio attaccante e l'estate del mercato intorno al numero 20 è destinata ad essere ben più lunga.
15 giorni in apnea
L'Al Qadsiah al momento pare essere l'unico club interessato a pagare la clausola di Kean, ma la risposta del giocatore è stata decisamente fredda. Anche davanti ai 15 milioni a stagione offerti dagli arabi. Dal 1° al 15 luglio però, chiunque potrebbe portarsi a casa il suo cartellino: con l'investimento in una rata unica di 52 milioni e ovviamente previo sì del giocatore. Il Mondiale per Club, giusto per fare un esempio pratico, espone al rischio di infortuni i giocatori delle migliori squadre al mondo e costringerà di conseguenza la società di Commisso a dover vivere questi 15 giorni col fiato sospeso.
Oltre la clausola
Al momento, anche dalle parti di Bagno a Ripoli, si respira un cauto ottimismo riguardo al periodo della clausola, ma allora perché la Fiorentina sta cercando altre punte sul mercato? Semplice, perché anche quando terminerà il periodo della clausola, i viola non potranno essere sicuri di trattenere Kean. Fondamentalmente, qualsiasi top club al mondo potrebbe presentarsi al Viola Park in qualsiasi giorno utile di questo calciomercato estivo, provando, anche dopo il termine temporale della clausola rescissoria, ad acquistarlo trattando direttamente il prezzo con Pradè e Goretti.
Cartellino al rialzo
Chiaramente il costo del cartellino a quel punto non potrà che essere più alto, anche perché un conto è spiegare alla piazza un eventuale addio che non dipende da una scelta societaria, un altro è spiegare una trattativa vera e propria nata dopo il 15 di luglio. Come minimo la Fiorentina dovrebbe alzare il prezzo almeno a 60 milioni, sempre che qualcuno si presenti davvero a chiederlo entro il 1° di settembre.
Puntare sul riconoscimento
La Fiorentina ha già tutte le carte pronte per mettersi a trattare il rinnovo a partire dalla mattina del 16 luglio, con ricco adeguamento di contratto e tentativo di rivedere la clausola, magari addirittura di toglierla. A quel punto la Fiorentina potrà provare a far leva sul riconoscimento da parte del ragazzo, chiedendogli, una volta eventualmente firmato il rinnovo, di impegnarsi a non cercare un'altra soluzione in uscita. Ma non è detto che Kean e i suoi agenti accettino questa soluzione.
La lunga estate caldissima
Insomma, l'estate che inizia in queste ore, sarà caldissima non solo da un punto di vista meteorologico. Moise Kean, nei piani di Pioli punta di diamante della Fiorentina che verrà, non è ancora certo di restare a Firenze la prossima stagione. A riprova di questo rischio, anche la ricerca da parte dei dirigenti gigliati di un potenziale sostituto. Circolano nomi di giovani attaccanti ma anche di punte più esperte, dai fratelli Esposito a Piccoli passando per il "vecchio" Immobile. Pradè si sta cautelando nel caso in cui dovesse arrivare il momento della separazione. Nessuno vuole che quel giorno arrivi a stretto giro di posta, probabilmente nemmeno lo stesso Kean, ma le vie del mercato sono infinite e vanno ben oltre alla clausola, che è solo un modo per preoccuparci un po' di più.
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