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Gudmundsson si vede ancora viola ma la decisione spetta alla Fiorentina: a Cagliari sarà ancora lui il 10 gigliato?

Gudmundsson si vede ancora viola ma la decisione spetta alla Fiorentina: a Cagliari sarà ancora lui il 10 gigliato?FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 11:00Copertina
di Samuele Fontanelli

Sono giorni di attesa in casa Fiorentina. Giorni di attesa per capire chi sarà il prossimo allenatore gigliato e iniziare quindi a programmare la prossima stagione. Una stagione che inizierà giovedì 21 agosto con la gara d'andata dei play-off di Conference League (l'avversario è ancora ignoto) e che proseguirà nel weekend con la prima giornata di Serie A. Nel primo atto del prossimo campionato i viola, ancora senza certezze su chi ci sarà in panchina a guidare la squadra (nonostante alcuni ostacoli di natura soprattutto fiscale in pole position c'è sempre Stefano Pioli), affronteranno in trasferta (cosa già nota a causa dei lavori di restyling del Franchi) il Cagliari (QUI il calendario completo). Oltre all'incertezza sul futuro allenatore, poca chiara è anche la situazione di Albert Gudmundsson. La decisione finale sul numero 10 gigliato verrà presa solo dopo una valutazione del neo tecnico. 

Tra parole e valutazioni sul 10 regna l'incertezza
"Per quanto riguarda il futuro, mi immagino ancora con la maglia della Fiorentina, ma la decisione finale non spetta a me: dipende dalla società. Finché non c'è qualcosa di concreto, preferisco non farmi illusioni". Questo un estratto delle parole (QUI l'intervento completo), rilasciate al media britannico inews.co.uk, che Albert Gudmundsson ha pronunciato sul suo futuro direttamente dal ritiro della nazionale islandese. Se l'ex Genoa si immagina ancora con la la maglia della Fiorentina, ancora non sa cosa immaginarsi invece la dirigenza gigliata che prima di prendere una decisione attenderà un riscontro da parte del neo tecnico e magari cercherà di ridiscutere i termini del prestito, il riscatto in questo momento è fissato a 17 milioni, con il Genoa. Da regolamento Uefa il termine ultimo per rendere nota la scelta è il 18 giugno, quando i viola sperano di aver già ufficializzato il nuovo allenatore (presumibilmente Stefano Pioli).

La trattativa comunque non si prospetta facile, con i liguri che hanno annunciato di aver ricevuto offerte anche da formazioni blasonate che parteciperanno alla prossima Champions League (rumors di mercato parlano addirittura di un incontro nei giorni scorsi tra la Juventus e l'entourage del giocatore). E chissà che tra queste formazioni non ci siano anche squadre inglesi, considerando le affermazioni del numero 10 viola sul massimo campionato inglese: "La Premier League esercita su di me un grande fascino. È senza dubbio il campionato più competitivo al mondo, e un giorno mi piacerebbe giocarci. Il mio agente sa bene quali campionati e squadre seguo con maggiore interesse. È chiaro che mi piacerebbe continuare a giocare in Italia o provare un’esperienza in Inghilterra". Oltre a questo va sempre considerato il processo in corso in Islanda, in cui Gudmundsson è indagato per cattiva condotta sessuale, con la sentenza definitiva che potrebbe slittare a dopo l'estate. Tanti, troppi i punti interrogativi sul futuro del numero 10 gigliato. Chissà se a fine agosto a Cagliari quella maglia che fu di Antognoni, Baggio e Rui Costa porterà sulle spalle ancora il nome Albert. 

Intanto Gudmundsson pensa alla nazionale
Mentre Firenze si interroga sul futuro del giocatore di maggior talento della rosa viola, il diretto interessato, Albert Gudmundsson, è impegnato con la propria nazionale. Ieri sera ad Hampden Park contro la Scozia, nel primo dei due test match in programma ad inizio giugno per la rappresentativa islandese, ha realizzato un assist, per la rete del definitivo 3-1 di Palsson. Per quanto riguarda invece gli altri calciatori gigliati in campo ieri sera con le rispettive nazionali, è andata male a Luca Ranieri, zero minuti giocati nella disastrosa sconfitta di Oslo per 3-0 dell'Italia contro la Norvegia, meglio invece a Richardson e Pogracic. Il marocchino, nonostante non sia sceso in campo, ha visto i suoi compagni trionfare per 2-0 in amichevole contro la Tunisia. Il croato invece è rimasto in campo 90 minuti nel 7-0 della nazionale balcanica contro Gibilterra nel loro primo match della fase di qualificazione ai prossimi mondiali.