Enigma Gudmundsson, da certezza a interrogativo. E la conferma di Palladino non aiuta

La vicenda di Albert Gudmundsson ha del grottesco. Dopo nove mesi l’attaccante islandese, arrivato a Firenze con l’etichetta del calciatore più pagato di sempre, è percepito come un interrogativo e non una certezza. Tanto che il suo riscatto è in seria discussione. L’opinione pubblica si divide tra coloro che ricordano le sue gesta contro Lazio, Milan, Napoli e Juventus, e chi ha ben nitide le eclissi contro Monza, Torino, Como e Verona. A Gud si imputa di essere sparito nel momento del bisogno.
La prova dei fatti.
Non regge nemmeno più l’alibi degli infortuni, perché esclusa la trasferta di lunedì l’ex Genoa scende in campo regolarmente da due mesi a questa parte. E ha fatto pure peggio di quando si infortunava. I motivi della sua involuzione sono ben più profondi, ma restano un enigma. Le grane giudiziarie non lo hanno condizionato a novembre, perché avrebbero dovuto farlo adesso? Casomai il suo carattere spigoloso e la mancata intesa con Palladino sono spiegazioni più plausibili. Non più rassicuranti.
Il futuro è alle porte.
Anche perché a breve scadrà il prestito. La Fiorentina non intende sborsare 17 milioni per il riscatto di Gudmundsson, ma allo stesso tempo il Genoa non ha la forza economica per accollarsi un ingaggio da 2 milioni netti. Verosimilmente si può pattuire il rinnovo del prestito, sempre che la conferma di Palladino non complichi le cose. Se anche il giocatore spingesse per rimanere, siamo sicuri che il tecnico sarebbe d'accordo? Nel frattempo ci si avvicina alla data del processo, altro fattore determinante.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati
