NON SONO UNA SIGNORA...
Non sono una signora…cantava la Bertè e forse aveva già, in una precedente vita, conosciuto la signorina Cerci… e non Julia Roberts. Per le sensazioni che sto provando, non lo sono nemmeno io, ma cercherò di esprimermi in modo pubblicabile. In questo periodo stiamo valutando, ed anche apprezzando, il patrimonio giovanile a disposizione della Fiorentina e spesso anche le ingenuità da loro commesse. La ormai famosa “signorina” è sicuramente una fanciulla che, invece di parlare con le amichette usa, come ormai fan tutti, Facebook e combina un patatrac. E’ scritto, rimane ed è difficile poi da negare o fare marcia indietro come sta cercando di fare il premuroso fidanzato “non ha mai detto una cosa del genere”, infatti lo ha scritto (ribadisco) e le dichiarazioni non sono pertanto presunte. Dio li fa e poi li accoppia o, altra versione, da Montelupo si vede Capraia Dio li fa e poi li appaia, per buttarla sui detti celebri e cercare di sbollire la rabbia, ma non ci riesco. Come si permette questa di offendere la nostra città, la nostra tifoseria, il nostro Mister, la nostra società? A buffona!!!!!! (Uso un suo termine) Io capisco l’amore e anche l’offuscamento mentale che ne deriva, ma riguarda la diretta interessata. Se lei stravede per il suo principe, lo difenda pure, dica “brutti birboni che non fanno giocare il mio eroe!” ma scagliarsi contro tutto il mondo viola, il piatto dove lei e l’amato mangiano, è di una cafonaggine senza confini.
Non sarà che la signorina vuole fare la procuratrice del simpatico Cerci e costringere la società a cederlo? Troppo facile, cara. Qui, almeno fino a giugno, avete da stare, girare per la città, andare nei ristoranti e nei negozi, venire al Franchi e non è una minaccia. Capirete come “st’invasati” siano innamorati di Firenze e della Fiorentina, delle persone simpatiche e dei calciatori che rispettano la loro maglia. Capire forse è un verbo troppo forte, visto che anche con l’italiano ci sono dei problemi (“sembra che hanno vinto”)? Fatece largo che passamo noi…qui non attacca, cari i nostri romani. Un po’ più di umiltà ed educazione sarebbe gradita. Vorrei essere una moschina per vedere con che faccia l’esterno viola si presenta davanti ai compagni e all’allenatore: forse lo saluterà con “ciaociao Delio”? Analizzando il concetto che, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, si capisce di che livelli stiamo parlando. Gli faccio comunque un plauso per avere dato un senso (in più) alla partita di domenica contro il Lecce, per avere smosso la nostra adrenalina. Tutti sugli spalti per farle vedere che c’è veramente “solo da ridere” (si spera, per il resto sono solo tanti…bip!) La Signora in viola