L'ENNESIMO SGARBO...
"Una volta tanto voglio dare ragione a Cerci: siamo sfiniti! Noi tifosi, lo siamo, sfiniti da questo campionato assurdo, sfiniti da calciatori indegni, sfiniti da avvenimenti impensabili anche per le menti di uno sceneggiatore folle, sfiniti ma finalmente salvi.
Abbiamo scansato i brividi dell’ultima partita da vivere guardando il campo e ascoltando i risultati che arrivano dalle altre gare coinvolte nella lotta per la retrocessione, con lo spauracchio che una pallonata, anche innocua, possa finire in rete e compromettere la nostra permanenza nella massima serie. Sarebbe stato veramente troppo, per una tifoseria, una città, presa per i fondelli per troppo tempo.
Adesso si respira, dopo troppo tempo in apnea. Si resetta un periodo pesantissimo e si spera di veder rifiorire la nostra Viola per mano della famiglia Della Valle. Fra una settimana le parole non conteranno più, ci interesseranno i fatti.
Da ieri abbiamo probabilmente salutato alcuni dei calciatori che ci hanno accompagnato fino a qui. Quasi sicuro Montolivo che infortunatosi non dovrebbe giocare domenica al Franchi. Un addio che conoscevamo da un anno, fra rimpianti e mugugni, fra la rabbia di quello che sarebbe potuto essere e la consapevolezza della sua scelta. E’ stato il nostro capitano anche se non aveva evidenti doti da leader, ma ha giocato tante partite sotto i fischi e in condizioni difficili e l’ultimo suo guizzo, col Novara, ci ha aiutato ma anche fatto pensare che, se avesse osato un po’ di più, il nostro campionato sarebbe stato più tranquillo. Alla sua certa partenza, mi verrebbe da augurarne tante, ma tante altre. Quando sento parlare di quattro o cinque innesti mi viene da sorridere, perché io ne salverei a mala pena quattro o cinque dagli attuali.
Però ancora non è finita, mancano novanta minuti al rompete le righe. A Firenze, a casa nostra, sarà più facile congedarci. Ieri, dopo la tanta agognata salvezza, i nostri ragazzi non hanno sentito la necessità di festeggiare con quei pochi eroi che si sono spinti fino a Lecce per sostenerli. Saranno stati stanchi, poverini, che solo fare pochi passi fino sotto le gradinate, li avrebbero scompensati! Perché, in un momento di liberazione e gioia, non condividerlo con la propria gente? Perché non abbracciarci per il traguardo raggiunto? Sono cose imbarazzanti! Forse perdevano l’aereo o erano tutti invitati a casa di Corvino per un brindisi per celebrare la permanenza in A!
Ma li aspettiamo qui. Credo sia importante partecipare in tanti all’ultima apparizione di questa squadra, nel nostro stadio. Sarà bello chiamarli uno ad uno ed esternargli il nostro “affetto”, un ringraziamento personalizzato al campionato da loro svolto. Una partita, quella contro il Cagliari, dove il gioco conterà poco, quasi nulla, e dove lo spettacolo più sentito sarà quello sugli spalti."
La Signora in viola