Il SIGNOR ROSSI, TUTTO CASA E FAMIGLIA
“Penso che i fiorentini siano un popolo molto strano, simpatici chiacchieroni, entusiasti del mio arrivo a Firenze. Io sono solo un allenatore, mica il più forte attaccante del mondo. Non sono Messi, anche se molti di loro pensano che possa essere il loro messi-a!
Avevo visto le difficoltà della squadra, ma non credevo fossero così tante. Per rimetterli in sesto devo fare due allenamenti al giorno, di cui uno mattutino (anche prestino) tanto che mi hanno riferito che le Ferrovie dello Stato devono rivedere alcuni orari dei treni!
Alla mia presentazione, menomale che c’erano i tifosi festanti perché il Direttore Corvino mi pareva un po’ triste. A loro ho chiesto di darmi una mano e sono sicurissimo che lo faranno. Me ne hanno dato una prova proprio sabato, nella prima amichevole. Pensate che c’erano più di 4.000 persone. In proporzione, visto il giorno, l’ora e l’avversario, più che in campionato.
Come inizio non c’è male e sento veramente tanto entusiasmo intorno a me e alla Fiorentina. Spero che lo possiate constatare anche voi di persona quanto prima.”
Questo più o meno è il colloquio che mi immagino sia avvenuto domenica fra Delio Rossi e la sua famiglia, dopo la prima settimana di lavoro a Firenze. Li ha più o meno tirati in ballo tutti (figli e moglie) appena arrivato da noi: era in auto che andava a prendere la figlia a scuola quando lo hanno chiamato, il figlio gli ha comunicato il poker di partitone che lo aspettava appena insediato come Mister viola, ai giornalisti la mattina presto ai campini, ha fatto notare che li vedeva più della moglie.
Mancava la citazione per la secondogenita Greta (una ex Miss laureata con 110 e lode), perché forse il papà sarà un po’ geloso, ma i maschietti tifosi sono sicura che già hanno cercato in rete le sue immagini.
Anche questo suo raccontarsi, questo relazionarsi con la normalità di tutti i giorni, ce lo fanno sentire molto vicino, molto semplice da capire. Ma la cosa più importante è che sia semplice da capire per i nostri calciatori. Il fatto che abbiano una soglia di attenzione di soli 7 minuti, mi ha fatto sorridere ma anche comprendere tante cose. Se però le parole li fanno svagare, trovo esemplare il fatto che, durante la partita contro la Rondinella, Rossi fermasse le azioni per spiegare ai suoi uomini cosa non andava. Se sono vispi, lo vedremo presto, altrimenti li manderemo ai corsi di recupero che credo lo stesso Rossi, non gli farà mancare.
Ancora devono rientrare i vari nazionali e non sappiamo quale sarà la nuova Fiorentina che affronterà il Milan, ma si sono visti tanti giovani agli allenamenti ed alcuni desaparecidos.
Oddio, va bene le nuove opportunità per tutti ma, l’idea di Felipe in campo viste le carenze di centrali, mi fa venire i brividi!
La Signora in viola