CASO MALDINI, Parlano gli ultras del Milan
Dopo la polemica tra Maldini e la Curva Sud di San Siro al termine del match tra Milan e Roma, anche il capo degli ultras rossoneri, Giancarlo Lombardi, dice la sua sull'argomento: "Gli ultrà hanno solo puntualizzato che il capitano rossonero in passato non è stato sempre rispettoso con i tifosi. Dopo la finale di Champions persa a Istanbul ci definì pezzenti per averli fischiati salvo poi dire che erano stati i giornali a strumentalizzare". E anche ieri il bandierone con il nome di Franco Baresi, capitano prima di Maldini, sarebbe stato srotolato "solo dopo che lui ci aveva rivolto gesti offensivi. Del resto non mi pare che la società abbia organizzato chissà quali festeggiamenti per Maldini".
Accanto a lui c'è Giancarlo Capelli, detto il Barone, uno dei capi storici della tifoseria rossonera. Entrambi non erano al Meazza ieri perchè sottoposti a Daspo (divieto di assistere alle manifestazioni sportive). Questa assenza spiegherebbe qualche frase troppo pesante negli striscioni contro il presidente Silvio Berlusconi. "I ragazzi si sono fatti prendere la mano - chiude Lombardi - ma la sostanza resta: Berlusconi deve investire nella squadra e non deve vendere i campioni come Kakà"