TUTTA COLPA DI SAN GENNARO

14.02.2012 00:57 di  Stefano Borgi   vedi letture
TUTTA COLPA DI SAN GENNARO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

"Scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi". E soprattutto (aggiungiamo noi) non toccare loro la squadra di calcio, altrimenti saranno guai. Detto, fatto. Stevan Jovetic si sveglia domenica mattina col ginocchio gonfio (si parla di un sovraccarico dovuto all'infortunio alla caviglia di qualche giorno prima), la risonanza magnetica esclude nuove lesioni, il report medico non ne fa menzione. Falso allarme? Niente affatto, Jo-Jo dovrà sottoporsi ad una visita specialistica dal dottor Boenisch (il chirurgo tedesco che l'anno scorso lo ha operato due volte) per monitorare il versamento, e così è tutto in alto mare, compresa la presenza contro il Napoli di venerdì prossimo. La Fiorentina minimizza, sparge ottimismo, l'amministratore delegato Mencucci sostiene che quella di Augsburg è una visita di controllo solo anticipata, e che contro il Napoli il montenegrino ci sarà. Certo, questa è una tegola che proprio non ci voleva, in un momento dove le cose stavano girando per il verso giusto, quando seppur con un po' di ottimismo (e complice qualche risultato altalenante delle avversarie) si ricominciava a parlare d'Europa. Da qui ci è venuto il dubbio che sia intervenuta una mano soprannaturale, che sia arrivato un indirizzo dall'alto... che sia tutta colpa di San Gennaro patrono di Napoli e (ovviamente) grandissimo tifoso della squadra di Mazzarri. Si sa, per gli azzurri il momento non è dei migliori (nonostante la vittoria di ieri sera contro il Chievo), in campionato va così e così, in coppa Italia c'è stata la sconfitta nella semifinale di andata col Siena. Martedì, poi, ci sono gli ottavi di Champions League contro il Chelsea di Abramovich, vero e proprio spartiacque della stagione partenopea. Il rischio (come successe alla Fiorentina) di trovarsi con un pugno di mosche in mano è altissimo. Niente paura, ci pensa San Gennaro: quale miglior cosa che appiedare (magari per una sola giornata, senza dare troppo nell'occhio) l'avversario più pericoloso, il fuoriclasse predestinato del futuro, colui che ha realizzato più della metà delle reti gigliate (12 su 23 totali)? Eh sì che Fiorentina-Napoli si gioca di venerdì 17, data da evitare per antonomasia, giornata portabandiera della sfortuna, della sventura, specialmente per Napoli e dintorni. Il tutto aggravato dal fatto che il 2012 è un anno bisestile e la tradizione parla chiaro... "Anno bisesto, anno funesto". Niente da fare, San Gennaro può questo, e anche di più. E' noto come sopratutto al meridione si presti particolare attenzione alla numerologia, alla scaramanzia, e per questo esistono diverse chiavi di lettura: nell'Antica Grecia, i seguaci di Pitagora odiavano il 17 perché si trovava in mezzo a due numeri perfetti come il 16 e il 18. Nell'Antico Testamento si legge che il giudizio universale iniziò il 17esimo giorno del secondo mese. Il venerdì invece si pensa sia sfortunato perché, nella tradizione cristiana, è il giorno della morte di Gesù Cristo. A Firenze è tutto molto più edulcorato, anche se ricordiamo la tremenda nevicata di due anni fa (ebbene sì, era venerdì 17 dicembre) che molti collegarono alla data "catastrofica" in questione. Comunque, inutile fasciarsi il capo prima di esserselo rotto, pensiamo semmai come combattere lo strapotere di San Gennaro. Quale schieramento, quale modulo potremmo mettere in campo per resistere e ripartire in contropiede? Avevamo pensato a San Giovanni, patrono di Firenze e (ci auguriamo) sfegatato tifoso viola. Oppure San Gervasio e Protasio, titolari dell'omonima chiesa a due passi dal "Franchi", dove la Fiorentina usa celebrare le proprie funzioni (il Precetto Pasquale è un appuntamento fisso per Corvino e co.) Qualche metro più in là ci sarebbe anche la Chiesa dei "Sette Santi" (addirittura sette!) quasi una squadra di calcio. In ultima istanza rivolgersi alla Madonna di Medjugorje, più volte invocata da Sinisa Mihajlovic la scorsa stagione (ricordate? Quando la Fiorentina era falcidiata dagli infortuni), Beata Vergine nata in Erzegovina, paese confinante col Montenegro, terra per l'appunto di Stevan Jovetic. Insomma... chi vivrà vedrà. Certo che cliente più difficile di San Gennaro non poteva capitare, quasi come giocare contro Messi o (ancor peggio)... Maradona.

Ma torniamo a Fiorentina-Napoli. E' presto per dire se Stevan Jovetic sarà in campo venerdì 17, certo una Fiorentina senza Jo-Jo è tutta un'altra squadra, è una formazione dimezzata, come fantasia, imprevedibilità, convinzione e fiducia nei propri mezzi. Al suo posto dovrebbe giocare Adem Ljajic e già in molti hanno detto... "E' come mangiare e stare a vedere". L'alternativa si chiama Alessio Cerci, ma il "Garrincha di Valmontone" sembra ormai definitivamente ai margini della prima squadra e la sua intesa con Amauri è a dir poco approssimativa. Tutta colpa di San Gennaro quindi, che in un colpo solo è riuscito a minare le certezze di una squadra in rimonta e sminuire le forza catastrofica di un giorno come venerdì 17. Del resto quando uno è bravo a fare i miracoli...