Pioli non ha ancora trovato la chiave. Corriere Fiorentino: "3 moduli e 23 giocatori utilizzati"

Sul Corriere Fiorentino si analizza la situazione in casa Fiorentina. I 2 soli punti raccolti nelle prime 4 giornate sono il frutto di errori individuali, ma è l’atteggiamento in campo del collettivo a preoccupare di più. A dir poco dimessi nel primo tempo contro il Napoli, una settimana più tardi gli uomini di Pioli si sono sciolti nella ripresa della sfida al Como. Dopo oltre due mesi di lavoro la Fiorentina è ancora orfana di un’identità chiara, mentre il tecnico è ancora alla ricerca di una quadra tattica che funzioni. Dall’inizio della stagione sono già 23 i giocatori impiegati, alternati in 4 sistemi di gioco diversi culminati con il passaggio al 4-4-2 visto contro il Como.
E mentre in difesa sono salite a 9 le sostituzioni nelle 6 gare ufficiali fin qui giocate (Conference inclusa), in attacco hanno ruotato praticamente tutti senza che nessuno degli attaccanti abbia segnato. Dopo aver cominciato con due trequartisti dietro a Kean (Gudmundsson e Ndour), Pioli ha puntato su Kean e Piccoli contro Torino e Como, mentre contro il Napoli non aveva funzionato nemmeno l’opzione Dzeko schierato come seconda punta. Un tetris che fa il paio con i continui cambiamenti in mezzo al campo, dove all’iniziale scelta di affidarsi a Sohm e Fagioli, quest’ultimo in versione regista, si è lentamente arrivati al rilancio dal primo minuto di Nicolussi Caviglia e Fazzini. Un girovagare tra moduli e singoli che può aver creato una certa confusione.
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