NAZIONE, L'opinione: "Italiano come Klopp. Viola..."
Il collega Stefano Cecchi si sofferma su Vincenzo Italiano su La Nazione: "La chiameremo Vincenzo. Perché vanno bene le grandi giocate di Speedy Gonzalez, [...] vanno bene i colpi da campione di Ikoné e di Cabrao Meravigliao [...], ma se c’è un personaggio al quale dedicare la vittoria di Napoli, questo non può essere che Vincenzo Italiano. Perché quella piccola gara capolavoro è figlia del suo calcio avvolgente e frenetico, che [...] sembra ogni volta puntare l’infinito della vittoria, qualunque sia la squadra avversaria. Potrebbe sembrare presunzione, per ora è magia. Vincenzo Italiano, allenatore un po’ maitre à penser un po’ metallurgico. [...]. Quando vedi giocare la squadra viola hai [...] come l’impressione che tutto sia stato programmato.
Che ogni passaggio, ogni ripartenza sia stata provata e riprovata in allenamento [...]. Lo stesso, quei colpi di Gonzalez, di Ikone e di Cabral [...] ci raccontano come Italiano a differenza di altri integralisti, non voglia sacrificare il talento sull’altare dell’ortodossia tattica ma, al contrario, lo esalti. Per questa filosofia qualcuno lo ha paragonato a Jurgen Klopp e in effetti non sembra un’eresia. Italiano non è un Sacchi, [...]; non è un Gasperini, [...] e non è neppure un visionario cattedratico come Guardiola, [...]. No, come Klopp, Italiano ha forgiato una Fiorentina piccolo Liverpool capace di ribaltare pronostici e favori grazie a un mix fatto di didattica e genio, applicazione e fantasia. Sembra quasi un sogno, ma far sognare è da sempre un merito degli allenatori bravi".