COR.FIO., L'opinione: "SL: viola, da che parte stai?"
L'edizione odierna de Il Corriere Fiorentino analizza questa mattina la posizione della Fiorentina all'interno della querelle legata alla creazione della Superlega. Mentre il golpe notturno di 12 top club provoca reazioni in tutto il mondo - si legge nell'editoriale a firma di Ernesto Poesio - da Campo di Marte si ripete solo: «Siamo in silenzio stampa». In fondo c’è da pensare (in ritardo) a come riuscire a salvare per il secondo anno di seguito un club che dopo essere entrato nella top 30 del ranking Uefa, negli ultimi anni è scomparso dai radar del calcio che conta. La Fiorentina osserva senza dire una parola la più grande rivoluzione calcistica degli ultimi 130 anni. Eppure di cose da dire e da spiegare ce ne sarebbero eccome. Per esempio la sfiducia al presidente della Lega Dal Pino e il voto insieme alla Juventus (con cui c’erano stati scontri quasi fisici) che da tempo giocava su più tavoli.
E tra le motivazioni di quel voto contrario oltre all’assegnazione dei diritti tv, c’era proprio il no alla creazione sia della media company che all’ingresso in Lega dei fondi Cvc, Advent e Fsi. Ma ora che Juventus, Inter e Milan hanno calato la maschera, qual è la posizione viola? Ieri nella riunione straordinaria di Lega nessun dirigente era fisicamente presente. Eppure andrebbe forse ricordato come la Fiorentina nella classifica perpetua della A (dal 1929 a oggi) sia al quinto posto per partecipazioni ai campionati e per punti conquistati dietro a Juventus, Inter, Milan (e poi la Roma). Insomma di voce in capito i viola ne avrebbero eccome. Spiegare i rapporti (e gli eventuali accordi) con Agnelli e soci diventa quindi doveroso.