Dzeko come Ibra o Lewandowski: nel calcio moderno il gol non ha età

Dzeko come Ibra o Lewandowski: nel calcio moderno il gol non ha etàFirenzeViola.it
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Oggi alle 11:44Rassegna stampa
di Redazione FV

Aveva poco meno di 39 anni (per l’esattezza 38, due mesi e un giorno) Zlatan Ibrahimovic quando nel gennaio 2020 scelse di tornare al Milan, chiamato da Stefano Pioli per guidare la risalita rossonera in classifica. Anche la Nazione torna sul parallelismo tra Ibra ed Edin Dzeko, ora che il bosniaco è a centimetri dalla Fiorentina (proprio) di Pioli: il sentore, infatti, è che l’allenatore anche nella sua terza parentesi a Firenze abbia voluto una figura di spessore al suo fianco, un uomo in grado non solo di alzare il tasso tecnico della rosa ma anche di guidare la squadra verso obiettivi di prestigio.

La Nazione procede poi nel fare gli esempi più noti degli highlander del gol: Pedro della Lazio (classe 1987) ha messo insieme 34 gol in 176 presenze da quando nel 2021 ha scelto di passare sull’altra sponda del Tevere (e non è un caso che lunedì abbia rinnovato fino al 2026) mentre guadando all’estero ad oggi gli esempi più eclatanti sono quelli di Robert Lewandowski (nato nel 1988) che con il Barcellona in 147 presenze ha messo a referto 101 reti e di Jamie Vardy, classe 1987 e icona del Leicester (ma si svincolerà tra due settimane) che solo prendendo in esame le ultime due stagioni ha totalizzato 30 centri. E poi ancora, tanti bomber nostrani, da Fabio Quagliarella a Sergio Pellissier, passando soprattutto da Francesco Totti. Tutti calciatori dai gol pesanti, anche e soprattutto dopo i 35 anni.