CORRIERE FIORENTINO, Sei finali in un mese
Chiusa una porta, resta da spalancare un portone. Perché è vero, l’eliminazione ad un passo dalla finale di Coppa Italia è una ferita che frizza parecchio, ma la cura è lì. A portata di mano. Si chiama campionato, e può portare dritti in Europa. L’importante è non perdersi in rimpianti per quello che (non) è stato e, al contrario, inseguire con ancor più determinazione quello che potrebbe essere.
Restano sei partite, da qua alla fine della stagione, e Vincenzo Italiano non ha nessuna intenzione di nascondersi. "Ripartiamo dalle nostre certezze — ha detto presentando la gara con la Salernitana — le stesse che abbiamo fatto vedere anche a Torino. Dobbiamo continuare così, perché è questa la via che ci ha permesso di arrivare a questo punto sognando qualcosa di importante". Certo, anche al mister sarebbe piaciuto far fuori la Juventus, ma il doppio confronto con i bianconeri ha messo i viola faccia a faccia con la realtà. "Mettiamoci anche la gara di campionato — ha spiegato — se in tre partite non siamo riusciti a fargli nemmeno un gol, significa che ancora non siamo pronti per superare una squadra come la Juventus". Anche questo, è sintomo di intelligenza. Avere ambizioni, ma senza perdere la giusta dimensione. Ciò non significa arrendersi, anzi.