CORR. FIORENTINO., La carica dei (nuovi) mille
In otto mesi può cambiare il mondo. Pensate, per esempio, al 26 maggio scorso. Altra stagione, altre squadre, altra proprietà. Altro clima, soprattutto. E non stiamo parlando del meteo. Dal Genoa, al Genoa. Nel mezzo, 244 giorni nei quali, a Firenze, è successo di tutto. Si giocava, allora, l’ultima giornata di un campionato assurdo.
Iniziato con la speranza di potersi giocare un posto in Europa e finito, proprio quella sera, con una salvezza ottenuta soltanto all’ultima giornata e grazie ad una delle partite (se così si può definire quello 0-0) più tristi degli ultimi anni. Ricordate, no? La melina, le orecchie tese verso San Siro, in attesa di notizie da Inter-Empoli. Al Franchi, intanto, si consumava la solita, pesante, serata di contestazione. Contro i Della Valle, contro Montella, contro tutti. «Niente da festeggiare, vi dovete tutti vergognare». Si salutarono con questo striscione, Firenze e la Fiorentina. Oggi, quel ricordo, non potrebbe essere più lontano. A riportarlo è il Corriere Fiorentino.