CORR.FIO, L'opinione:"Così Rocco sceglie il bilancio"
Sul Corriere Fiorentino, il collega Ernesto Poesio ha commentato così la cessione di Vlahovic alla Juventus: "Una scelta imprenditoriale, non certo sportiva.Una scelta anche legittima, perfino assennata se il calcio fosse fatto solo di bilanci. Basta che, per giustificarla, non si utilizzi la retorica dei valori traditi, dello sfregio alla maglia e della irriconoscenza. Le cose non stanno — e non sono mai state — così. Meglio i milioni (tanti) «maledetti e subito», che quelli di prospettiva che una qualificazione in Europa — traguardo ora più arduo — regala. Sia in senso diretto (premi, sponsor) che indiretto (aumento del valore complessivo della rosa e più appeal sul mercato).
Con la cessione di Vlahovic alla Juventus, diventa difficile per Rocco Commisso continuare a spendere l’immagine del presidente benefattore a cui tutta Firenze dovrebbe essere grata, né quella del magnate arrivato in Italia perché innamorato del calcio romantico per cui «i soldi non sono un problema» quando c’è da affermare un principio. Il volto di questa Fiorentina, dopo due anni e mezzo di gestione italo-americana. è ben più cinico, né più né meno di quello di molti altri club che hanno cambiato proprietà nell’ultimo decennio e che negli ultimi mesi sono stati al centro delle invettive del patron viola. Una strategia chiarissima, per arrivare a monetizzare subito, per non perdere una parte di quegli oltre 130 milioni di patrimonio che solo con Chiesa e Vlahovic sono arrivati in dote dalla precedente gestione Della Valle. E poco importa che — caso più unico che raro — il suo allenatore dopo aver riportato la piazza a sognare, si ritrovi d’improvviso a gennaio senza il punto di riferimento dell’attacco, il capocannoniere della serie A e il recordman di gol segnati in un anno solare. ".