CASAMONTI, Franchi, il 2032 è domani. Ok lì dove sta
Nel giorno in cui sarà inaugurato il Viola Park, l'architetto del progetto Marco Casamonti parla alla Nazione anche della questione stadio: "Sì, Firenze può e deve essere della partita degli Europei di calcio, ma non dobbiamo trascurare il fattore tempo. Perché il 2032 è domani".
Alla domanda sulla posizione dello stadio risponde: "Essendo partiti in ritardo rispetto ad altre città, ora è un vantaggio, perché al Campo di Marte puoi realizzare una struttura più in linea con le esigenze di oggi. Senza contare che ristrutturando un vecchio stadio, da un punto di vista ambientale si risparmiano almeno 15 ettari di terreno".
E sul progetto dello studio Arup: "E’ un bellissimo progetto, realizzato da uno dei migliori studi al mondo. Bisogna sempre dar credito ai vincitori". Chiusura sulla possibilità di chiudere il Franchi durante i lavori: "Per due motivi: perché ci vuole troppo più tempo e troppi più soldi. Tecnicamente non sarebbe un problema: chiudi un settore, rinunci a un quarto del pubblico, ma lo stadio funziona. Rocco Commisso voleva fare così