ALLENATORI, Quante contestazioni e panchine saltate
Beppe Iachini non è certo il primo (né l'ultimo) a trovarsi in una situazione complicata sulla panchina della Fiorentina. La Nazione ripercorre le crisi del passato, a cominciare da Paolo Carosi per il quale all'albore degli anni '80 venne scritto sui muri del Franchi: "Se Carosi se ne va / lo scudetto viola sarà". Poi si ricorda il dimissionario Carlo Mazzone su spinta del presidente Ugolini nel 1978, stesso discorso per Aldo Agroppi nel 1985-86 soprattutto per i rapporti difficili con Antognoni (addirittura c'è il ricordo di alcuni tifosi che davanti ai Campini fecero a pugni con Passarella, il quale aveva preso le difese del tecnico). Andò male pure a Bruno Giorgi, ingaggiato per sostituire Sven-Göran Eriksson, e Claudio Ranieri, contrapposto a Vittorio Cecchi Gori con cui si schierò la Curva Fiesole indirizzando all'allenatore un messaggio romantico-cortese: "Facci l’ultimo miracolo / datti foco".
Al contrario qualche tempo dopo toccò a Roberto Mancini essere contestato anche e soprattutto per la sua vicinanza con l'ex presidente viola. L'ultima vera contestazione, infine, è stata rivolta a Sinisa Mihajlovic ormai quasi dieci anni fa.