ZETTI A RFV, Addio Torreira pesa. Clima di malessere
Cosimo Zetti, giornalista de La Nazione, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola.it in occasione della trasmissione Palla al centro, per commentare l'inizio di stagione della Fiorentina e l'ultima partita contro l'Inter. Queste le sue parole: "Francamente fermerei fino al 2023 l'arbitro dell'altra sera. Il rosso era sacrosanto. Un errore che non si può commettere. Dimarco ha fatto un'entrata troppo pericolosa, di quelle
che mettono a rischio la carriera di un giocatore. L'ho visto poche volte su un campo di calcio".
Dalla tattica, al rapporto di tifoseria, come ti sembra il clima che c'è a Firenze?
"Siamo in una situazione delicata. Nel complesso il clima è di malessere generalizzato. La sensazione è che lo stadio nel suo complesso non remi nella stesa direzione. La curva ha ancora un atteggiamento di attesa nei confronti della squadre e se le cose non dovessero andare bene nelle prossime partite mi aspetterei una presa di posizione. Il gesto di Jovic mi ha lasciato stupito. Ora che gioca titolare e con continuità non dovrebbe fare certi tipi di esultanza sotto la curva. Anche perché i tifosi sono sempre stati al suo fianco fin da Moena".
Nico Gonzalez si ferma dopo pochi minuti, Jovic a Lecce. Certamente nessuno vuole prendersi rischi, ma non c'è una soglia del dolore influenzata dal Mondiale?
"Assolutamente. Jovic non è un cuor di leone e certamente c'è una componente in chiave Mondiale con i giocatori che pensano alla Coppa e non vogliono disperdere troppe energie. Ma forse c'è anche qualche problema in termini di preparazione; e un attenuante legata all'errata gestione di infortuni pregressi. Di problemi fisici questa Fiorentina ne sta avendo troppi. Penso anche a Sottil che è sparito dalla circolazione per un infortunio alla schiena".
Possiamo aggrapparci a qualche cambiamento tattico? Penso al 4-2-3-1 e a Jovic dietro a Cabral. Si può vincere in trasferta a La Spezia e Genova?
"Si può e si deve. Questa squadra ha le carte per farlo. Italiano è un integralista, anche se ultimamente ha messo in pratica qualche cambiamento. Io vedrei bene un 4-3-2-1 con Jovic dietro alla punta. La squadra, a mio parere, dovrebbe fare un pò meno di possesso palla e provare a prendere gli avversari in velocità, oltre a tenere un baricentro più basso. Delle frecce all'arco di Italiano ci sono. Serve il coraggio di cambiare. Un chiaro errore di mercato è stato l'addio di Torreira. Amrabat sta giocando alla grande ma non è come l'uruguayano, che quando è andato via Vlahovic si è caricato la squadra sulle spalle e ha segnato dei gol per sopperire a quelli del serbo. È una questione di caratteristiche".
Uscendo dal campo. Forse è errato criticare interamente la città e la tifoseria per l'errore di pochi. Giusto condannare il gesto, ma generalizzare...
"Sono assolutamente d'accordo. Sono atti da condannare, ma Firenze è sempre stata una città meravigliosa e i suoi tifosi hanno sempre ricevuto complimenti. Il momento era particolare, stiamo parlando di un gol all'ultimo respiro. Sono cose che purtroppo accadono negli stadi, non le voglio giustificare, ma a tutto c'è un limite. Questi episodi avvengono in tutti gli stadi. Mi sembra esagerato pensare che siano tutti così i tifosi della Fiorentina. Penso ai brutti cori contro Commisso che abbiamo sentito".
Che ne pensi della comunicazione del club? E di quello che è successo con la dirigenza dell'Inter?
"A me piacciono le società che parlano chiaramente, dall'allenatore al dirigente. Se è davvero successo qualcosa allora mi sembra strano che nessuno abbia parlato. Forse un malinteso".