Polverosi: "Palladino indecifrabile tra pro e contro. Ma un club non si porta avanti con due soli dirigenti"

Il giornalista del Corriere dello Sport ed opinionista di FirenzeViola, Alberto Polverosi, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro" per parlare di Palladino: "Mi sembra inevitabile che resti, dopo il prolungamento. E ci sono tanti motivi per condividere la scelta ma tanti per non condividerla, è difficile dare un voto alla stagione della Fiorentina e di Palladino. Il primo è che da anni non fa meglio dell'ottavo posto e con questi punti, perché è esploso Kean e nessuno poteva pensarlo se non Palladino, Mandragora mai fatta una stagione così e tanti altri motivi, come l'intuizione di Bove esterno sinistro... I lati negativi sono il perché ha impiegato tanto tempo con la prima difesa a tre e i due centrocampisti, o ancora Sottil al posto di Bove, o la formazione a Venezia. Alla fine contano i risultati e non vai in Coppa e arrivi ottavo se vinci".
La contestazione come la giudichi? "Il momento chiave sono le prime tre partite del prossimo anno, che poi saranno fuori casa. Di conseguenza se queste tre vanno male, cosa succede? Lì si vedrà la società. Il punto chiave che con il Viola Park e le ambizioni che ha non può essere guidata da due soli dirigenti e Commisso dall'altra parta del mondo. Se c'è stato il prolungamento, su quali basi l'ha deciso, sul mese in cui è stato a Firenze? Un mese non è sufficiente. Devi essere lì e non puoi fartelo raccontare. Non torna o non ti interessa allora. E' per questo che la gente è scontenta. A Bologna lavorano in 4 che si espongono, qui solo Ferrari e Pradè, 50 anni fa poteva andare bene così, ora no. Il proprietario deve stare qui in pianta stabile, cosa succede al Viola Park gli viene riferito".
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