PAPA WAIGO A RFV, La Viola è viva. A Pradè proposi...
Papa Waigo, ex attaccante tra le altre della Fiorentina, ha parlato in esclusiva a Radio Firenzeviola.
Un bilancio sulla prima metà di stagione della Fiorentina
“Tutti aspettavano la Fiorentina quest’anno, dopo che lo scorso anno fu la sorpresa. Non sarà facile ripetersi, ma la squadra è ancora viva e i meccanismi di Italiano sono sempre in piedi. I ragazzi devono crederci di più e continuare a combattere”.
Secondo lei si è risolto il problema del gol?
“Lo scorso anno la Fiorentina segnava di più, ma gli altri allenatori hanno studiato il metodo di gioco di Italiano e adesso sono i giocatori che devono dare qualcosa in più. I ragazzi devono maturare e portare con sé l’esperienza acquisita”.
Quindi secondo lei non c’è bisogno di comprare un altro attaccante a gennaio?
“Il calcio è strano, magari un giocatore nella prima metà di stagione non rende e poi nella seconda metà può cambiare tutto. Portare altri attaccanti significa mettere più pressioni e fare più “casini”. L’attaccante che arriva a gennaio deve ambientarsi. Lo scorso anno c’era Vlahovic, valido e che conosceva l’ambiente. Se cerchi uno come lui non è facile, devi dare fiducia a quelli che hai in casa”.
Quale è il suo ricordo di Juventus-Fiorentina 2-3, giocata il 2 marzo del 2008? Fu una partita essenziale per arrivare in Champions
“É un ricordo che mi ha legato molto ai tifosi viola: queste cose fanno parte delle bellezze del calcio. Gli anni erano diversi, oggi il calcio e la mentalità sono cambiati. Magari al tempo anche se avevi talento dovevi aspettare di più. Questo è un bel ricordo, magari non ho giocato molto, ma ho lasciato il mio segno a Firenze, un segno che rimarrà per tutta la vita. Sono orgoglioso e contento di sapere che tutti i fiorentini ricordino questa partita e ricordino il mio nome assieme ai grandi campioni come Batistuta”.
Quale altro bel ricordo ha di Firenze?
“L’esordio da titolare contro il Livorno, dove segnai anche il mio primo gol con la maglia della Fiorentina per l’1-0 finale. La città e i tifosi poi sono meravigliosi. Sono stato molto bene a Firenze e tutti i ricordi sono positivi. Potevo dare qualcosa di più, ma non dipese da me”.
Le piacerebbe, magari in un’altra veste, tornare a Firenze?
“Io torno sempre a Firenze, sono legato a questa città. Ormai sono un tifoso viola. Sto lavorando per trovare giovani talenti per dargli una chance alla Fiorentina. Voglio dare il mio contributo. Sei mesi fa avevo segnalato un centrocampista dell’Uruguay, capitano, di 20 anni, ma la dirigenza non lo ha preso in considerazione, anche perché c’era il problema delle liste per gli extracomunitari. Magari avrà possibilità tra qualche mese”.