ORLANDO A RFV, Berardi? Darei un'altra chance a Sottil

Ospite negli studi di Radio Firenzeviola, l'ex giocatore della Fiorentina, Massimo Orlando, ha commentato le voci di calciomercato in casa Fiorentina durante la trasmissione "Viola Weekend". Ecco le sue parole: "La Fiorentina ha avuto un percorso agevolato in Coppa Italia, ma in finale ha trovato l'Inter e sinceramente non meritava di perdere. La Viola ha fatto una grande partita e la dimostrazione è la finale di Champions, dove i nerazzurri hanno tenuto testa al Manchester City".

Sulla finale di Conference League: "A Praga la sensazione è che la Fiorentina fosse più forte. Poteva dominare e ha dominato, ma Italiano ha il vizietto di attaccare sempre. Forse poteva tenere la squadra più chiusa, ha chiamato un fuorigioco a centrocampo: è un aspetto tattico che fin dal primo giorno di ritiro andrà rivisto".

Sull'errore di Igor: "Poteva scappare prima, ma Biraghi poteva fare una diagonale con i tempi giusti. Non ha sbagliato solo il brasiliano, ma è tutta la difesa che poteva essere più attenta. Questa è la mentalità dell'allenatore, vuole vincere sempre, ma poi può succedere come si è visto a Praga. Giochi bene, fai un calcio offensivo e hai sofferto solo la prima metà di stagione: se sistemasse questo aspetto qua potrebbe diventare un allenatore top".

Sarebbe stato pronto per il Napoli?
"Credo abbia fatto bene a continuare con la Fiorentina, non sarebbe stato facile andare al Napoli dopo uno scudetto. Poi immagino abbia ricevuto delle garanzie".

Sugli esterni: "Forse in quel ruolo abbiamo meno bisogno di nuovi innesti. Forse in tanti mi diranno il contrario, ma io darei ancora una possibilità a Sottil. Ha potenzialità inespresse, dobbiamo puntare su questo ragazzo. Se devo spendere 30 milioni per Berardi... Poi c'è anche Ikonè".

Ancora su Igor: "Ha fatto bene lo scorso anno, ma quest'anno è stato discontinuo. Con la sua fisicità lo vedrei bene in Premier League. Penso che sia il suo campionato".

Dia lo convince?
"Mi piace, è un giocatore moderna e interessante, ma anche Nzola lo considero un ottimo attaccante. Conosce bene l'allenatore e questo rende le cose più semplici. Potrebbe essere il profilo perfetto: sa fare gol e gioca per la squadra. Se fossi nella Fiorentina lo metterei tra i primi nomi sul taccuino".