DI GENNARO A RFV, Oggi giochi Jovic. Su Barak...

25.08.2022 17:18 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
DI GENNARO A RFV, Oggi giochi Jovic. Su Barak...

Queste le parole dell'ex Fiorentina, Antonio Di Gennaro, a Radio FirenzeViola: "Sento discorsi riguardo a coppette... Ma l'Europa è l'Europa sempre: infatti chi arriva in finale di Conference, poi la vuole vincere. Anche solo il prolungamento di Milenkovic può essere dovuto a questo e al fatto che ci sono programmi importanti. Potrebbe essere un inizio di progetto nuovo, non a caso sta arrivando Barak e credo sia un acquisto importante: abbina quantità a qualità".

Si aspetta un Twente che proverà a giocarsi l'effetto stadio?
"Sì e il fatto che possano solo difendersi sarebbe un problema. Le partite poi dal 70' cambiano. Quelle di Coppa possono essere diverse, però con tutto il rispetto non si gioca all'Anfield ma col Twente. Vincere in trasferta ti aiuta anche sotto il profilo della personalità".

Meglio Cabral o Jovic stasera?
"Jovic, deve crescere tanto ma a livello di gioco mi sembra proponga delle giocate diverse. Ma anche il brasiliano deve crescere, io poi tecnicamente preferisco Jovic. E spero giochi Sottil, mi aspetto molto da lui e dagli esterni in generale. Credo tornerà Igor in difesa visto che Quarta mi è sembrato non al top. Mentre a centrocampo servirà gente fisica ma anche di qualità".

Punterebbe ancora su Ikone?
"Sì ma è timoroso, non incide in fase conclusiva. Come mezzala l'ho visto fuori da schemi e situazioni contingenti alla quadratura della squadra, per me è un esterno che deve trovare più convinzione. Bisogna essere più cattivi, non mi sembra che abbia limiti tecnici, però si perde negli ultimi 16 metri".

Se dovesse uscire Nastasic, un centrale di sinistra da inserire quale potrebbe essere?
"Bisogna fare giocare i nostri giovani, nessuno ha il coraggio di farlo. Invece l'Empoli, forse l'Atalanta di tre o quattro anni fa, ha quella mentalità con la quale si deve far calcio a mio avviso. Io non ce l'ho con gli stranieri, ci mancherebbe, ma ai miei tempi ne venivano due ed erano forti, aiutavano, facevano crescere la rosa in cui giocavano".