CANOVI A RFV, Fossi in Italiano punterei su Cabral
Nel corso di Palla al Centro, Dario Canovi, decano dei procuratori, ha parlato così a Radio Firenzeviola del momento della Fiorentina e dell'ultimo mercato: "Ho visto una squadra stanca ed una difesa ballerina. Il primo gol non si può prendere. Forse la difesa non è così granitica come si pensava. In generale, ho visto una brutta Fiorentina ed un Bologna che ha meritato di vincere. Certo, una cosa è giocare una stagione senza le coppe, un'altra è, come sta facendo adesso la Viola, avere due allenamenti a settimana e una partita ogni tre giorni. Non darei colpe all'allenatore che comunque degli errori li ha commessi, ma la composizione della rosa doveva forse presenta delle criticità".
Tra i giocatori più in difficoltà c'è Jonathan Ikoné.
"Secondo me il giocatore sta rendendo al di sotto delle aspettative ma bisogna dargli ancora tempo. Su di lui sono più ottimista rispetto a Jovic. Sono convinto che potrà diventare un giocatore importante per questa squadra. Io seguo molto il calcio francese ed il giocatore ha ottime qualità. Se si poteva prendere Martin Terrier del Rennes? Vi assicuro che sarebbe costato molto di più, anche perché il Rennes è bottega cara visto che è in mano ad uno degli uomini più ricchi del mondo".
Come vede invece il momento di Cabral? Potrebbe giocare insieme a Jovic?
"Io penso che in questo momento Cabral avrebbe bisogno di fiducia e spazio. Cercare di recuperare entrambi, sia lui che Jovic, a mio avviso può non essere produttivo; chiaramente questa è una scelta difficile da dare ed Italiano avrà al meglio il polso della situazione, però vedendo la situazione da fuori io punterei sul brasiliano per sette otto partite per vedere quello che succede, visti i risultati scarsi dell'alternanza".
Chi ha fatto il mercato più interessante e qual è l'acquisto migliore di questa sessione?
"Per me Napoli e Milan si sono mosse bene. Un mercato positivo, con la carenza del centravanti, è stato quello della Fiorentina. Anche l'Inter sta facendo bene anche se gli acquisti degli ultimi mesi non stanno giocando".
Cosa guadagna il Bologna con Thiago Motta in panchina?
"Tra lo Spezia di Italiano e quello di Motta c'è una gran bella differenza, perché l'estate scorsa sono partiti signori giocatori. A mio avviso Thiago Motta ha fatto un grandissimo lavoro a La Spezia e lo considero potenzialmente tra i quattro migliori allenatori del mondo. Lui non ha una tattica fissa, cambia sistema di gioco anche tre volte a partita. Io ritengo che un grande allenatore debba preparare la squadra su più schemi di gioco. A mio avviso lui ha questa grande dote che non in molti hanno. Da calciatore è stato in spogliatoi di grandi campioni e questo significa tantissimo".