ARCH. ZAVANELLA, Gli stadi in Italia sono un disastro, durante i lavori...

21.12.2022 17:25 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
ARCH. ZAVANELLA, Gli stadi in Italia sono un disastro, durante i lavori...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'architetto Gino Zavanella, che seguì da vicino il lavoro che portò allo Juventus Stadium, ha parlato a Radio FirenzeViola degli stadi italiani: "Lo stato dell'arte è quasi disastroso, in Italia togliendo Juve, Atalanta, Udinese e pochi altri, ci sono solo stadi vetusti".

I vari iter di ristrutturazione sono complicati, come a Firenze...
"Alla Juventus abbiamo impiegato poco meno di sette anni per partire con i lavori e quando siamo partiti c'era un tal signor Giraudo che aveva un potere notevole allora. In generale, con gli stadi che stiamo cercando di ristrutturare abbiamo avuto oltre quaranta persone che davano i loro giudizi, capite bene che la cosa si complica".

La via del Comune può essere la più percorribile?
"Sì, già ai tempi dello Juventus Stadium sembrava uno scandalo che l'impianto fosse fatto dai privati. Io sono convinto che gli stadi debbano farli le squadre, ma sono scelte politiche".

Procedere col restyling mentre si gioca è possibile?
"Fare i lavori mentre si gioca vuol dire che il lunedì si deve ripristinare il cantiere che, almeno un giorno e mezzo prima, va smantellato e messo in sicurezza. Tutto si può fare, ma lavorare mentre la squadra gioca in quello stadio è più complicato".

Si può sperare che cambi qualcosa nei prossimi anni?
"Sì e siamo obbligati a intervenire nel nostro parco stadi. Dobbiamo individuare il sistema".

Un altro aspetto è quello legato agli impianti che dovrebbero ospitare le squadre durante i lavori, una questione che riguarda anche la Fiorentina
"A Bologna abbiamo fatto dei conti. Giocare mentre si fanno i lavori, non dico che costi il doppio, ma un terzo in più sicuramente. Quando fai i lavori mentre si gioca, vuol dire che il lunedì si deve ripristinare il cantiere e almeno un giorno e mezzo prima (della partita, ndr) chiudere il cantiere e metterlo in totale sicurezza. Tutto si può può fare, ma fare i lavori continuando a giocare è un grosso limite sia di numero di pubblico, che di costi"