Polverosi sul Corriere dello Sport: "A Pioli è mancata la pressione della piazza"
Sul Corriere dello Sport Alberto Polverosi commenta la complicatissima situazione della Fiorentina. Ecco un estratto del suo pezzo: "Pioli non si dimette e anche la fine della sua nuova storia fiorentina lascerà qualche strascico. È stato un ritorno strano, a cominciare dalla battuta sulla “dimenticanza” di Allegri, che non aveva inserito la Fiorentina nella corsa alla Champions: «Ho appeso il giornale negli spogliatoi».
Al Milan aveva Maldini e Massara che, se per caso c’era qualcosa da correggere, intervenivano. Quando il Milan gli ha offerto, e lui ha accettato, la conferma nonostante l’addio dei due, non è andata così bene. Forse gli è mancato questo: un contraddittorio con i dirigenti della Fiorentina. Dopo l’esperienza in Arabia, ha pensato che Firenze fosse la soluzione ideale: amici, ottima stampa (era un bonus guadagnato per quello che aveva fatto la volta precedente), bella squadra, un centro sportivo spaziale. Insomma, era dentro la sua zona più confortevole.
Anche se può sembrare un paradosso, forse gli è mancata un po’ di pressione. In più c’è stato il problema dello staff, cambiato tre volte in un anno o poco più. Troppi cambiamenti in poco tempo. Si è chiusa così la terza (e ultima, si presume) storia di Stefano Pioli a Firenze. Ed è un peccato, per chi – come noi – lo ricorda da giocatore serio e forte, da allenatore bravo, saggio e capace di sostenere il peso di una tragedia come quella di Astori. Allora, quando lasciò la Fiorentina, piangevano tutti".
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