Fazzini si racconta: "Mi sento una mezzala, a Firenze un sogno. Ho la 22 per Kakà"

Sulla Gazzetta dello Sport, edizione odierna, spazio a un'interessante intervista a Jacopo Fazzini. Classe 2003, arrivato alla Fiorentina lo scorso luglio, da Empoli, per dieci milioni, il centrocampista di nota fede viola ha raccontato alcuni dettagli della sua estate e non solo: "Finito il campionato ero con l'Under21 per l'Europeo. Il mio procuratore mi ha accennato della possibilità Fiorentina e io gli ho detto 'andiamo subito'. Già da gennaio pensavo di fare un salto in alto per la mia carriera. Sono arrivato e ho preso la ventidue. A Empoli avevo la dieci ma quel numero qui è di Gudmundsson, uno che mi piace molto per dribbling, tiro e controllo. Così ho preso la ventidue di Kakè, uno che mi piaceva tantissimo.
In cosa eccello? Nel dribbling e nella transizione offensiva, devo migliorare difensivamente. Mi sento una mezzala, posso però giocare anche più avanti: Pioli mi chiede di fare il trequarti e cucire il gioco, di attaccare la profondità".
Sul suo tempo libero: "Sono un viareggino puro. La mia vita è lì, semplice: amici cari, PlayStation, dove a volte mi schiero. Poi c'è la mia ragazza, la famiglia, il papà commercialista e la mamma insegnante. Studio anche, seguo il corso universitario di Scienze Motorie, online".
E sugli obiettivi: "In spogliatoio ce ne siamo dati di chiari. Sono quelli di arrivare più in alto possibile. Siamo forti, ma è anche vero che il calcio adesso è molto livellato. Sono fiducioso. Il mio slalom contro il Polissya al ritorno? Non sapete quante volte l'ho rivisto. Alla fine c'è stato il tacco del difensore che ha deviato il pallone sul palo, altrimenti sarebbe entrata e sarebbe stato stupendo…".
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