VIO, Fine di un'esperienza viola e...silenziosa.
Non è dato sapere troppo, più o meno da sempre, di quelle che sono alcune dinamiche interne alla Fiorentina. Inclusa la gestione dello staff tecnico, e chiaramente anche di quello medico. Unica eccezione il fatto che i contratti per lo staff, storicamente, sono sotto forma annuale, da qui il sentore che Vio sia finito al Milan per la scadenza del precedente mandato. Succede allora che all'arrivo di Vincenzo Montella, un paio di estati fa, in casa viola si decida di accontentare il tecnico con la conseguente formazione di uno staff di primissimo piano, anche per quantità. Di oltre una decina di collaboratori per Montella, d'altronde, se ne parlerà a lungo nei primi mesi della sua gestione.
Col passare del tempo, tuttavia, la qualità del gioco viola, e anche un numero forse mai così elevato di realizzazioni su calcio piazzato, hanno attratto molte più attenzioni dei singoli collaboratori di Montella. Che più o meno i tifosi hanno anche imparato a conoscere (come capitato con Caccia o con il preparatore Alejandro Rosalen Lopez che ha rigenerato Neto) ma che comunque difficilmente avranno potuto pienamente apprezzare nello svolgimento dei loro compiti professionali e nella loro stessa preparazione. In tal senso basti pensare che lo stesso ingresso del dottor Pengue nello staff medico, più di un anno, non è mai stato nè comunicato nè annunciato.
Dunque con l'annuncio ufficiale di oggi da parte del Milan si chiude un'esperienza in viola per Gianni Vio... completamente silenziosa. Anche lui d'altronde non è mai stato presentato alla stampa, mai intervistato (nè da testate locali o nazionali nè dall'house organ viola al pari dell'intero staff del tecnico), mai uscito troppo allo scoperto nonostante svariate pubblicazioni e un primo anno alla Fiorentina nel quale la squadra di Montella ha probabilmente segnato come mai le era capitato (con una certa flessione, invece, in questo ultimo anno). Scelte chiaramente dettate da più di un motivo, riservatezza degli allenamenti in primis, ma che alla fine fanno in modo che di Vio alla Fiorentina non ci sia praticamente traccia, se non per più di un gol su calcio piazzato. Come minimo, un peccato.