VENUTI, Un jolly amuleto sulle orme di Jorgensen
E chi lo avrebbe mai detto che Lorenzo Venuti, dopo essere rimasto a Firenze nell’estate 2019, si sarebbe con il tempo trasformato in un importantissimo jolly difensivo utile per tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina viola? Da Montella a Prandelli, passando per Iachini, nessuno ha voluto rinunciare alla grande duttilità tattica del terzino di Incisa, che in questa stagione si sta consacrando con quella che fin da piccolo è sempre stata la maglia del suo cuore. Non è un caso che Prandelli abbia scelto di ribattezzarlo in allenamento “Jorgensen”: ruoli di versi, certo, così come con tutta probabilità diverso era e sarà l’apporto tecnico, eppure è un dato di fatto che nessuno nello spogliatoio della Fiorentina senta il peso e il privilegio di indossare la maglia viola come il difensore classe ’95, cresciuto per oltre dieci anni nel settore giovanile del club di cui è sempre stato tifoso.
E a conti fatti Venuti, oltre ad essere un utilissimo jolly per ricoprire più posizioni tattiche, è diventato anche una sorta di amuleto per la Fiorentina di questa stagione: nelle sue otto apparizioni stagionali tra campionato e Coppa Italia, la squadra viola ha perso infatti una sola volta (a Bergamo contro l’Atalanta). Nelle restanti sette uscite della squadra, il bilancio parla di quattro vittorie e tre pareggi. Non male per un giocatore che si è fatto (davvero) tutta la gavetta che si conviene ad un giovane di belle speranze (centrando due promozioni in A consecutive, prima col Benevento e poi col Lecce) e che poi, una volta ritornato alla casa madre, è riuscito a “scalzare” dal suo posto quello che sulla carta era il titolare inamovibile sulla fascia destra, ovvero Lirola (pagato oltre un anno fa dodici milioni di euro). Dell’impegno massimo di “Lollo” si sono accorti subito pure gli ultras, che quando nelle scorse settimane hanno chiesto un incontro con la squadra hanno sempre voluto confrontarsi, oltre che coi dirigenti, capitan Pezzella e i giocatori più esperti, anche con Venuti, il più fiorentino di tutta la società. E ormai, a tutti gli effetti, un simbolo.