UNA SERATA PERFETTA: QUEI DUE FANNO SCINTILLE E I GOBBI COMPLETANO L'OPERA
È stata la serata dove le emozioni sono state le protagoniste. Rivedere il Franchi con tutta quella gente è sembrato un sogno, è sembrato straordinario tutto quello che fino a qualche tempo fa faceva parte della nostra normale vita di tifosi. E per festeggiare questo evento la Fiorentina si è presentata alla grande alla sua gente, ha messo il vestito buono e ci ha tramortito perché ci siamo accorti, qualcosa si era visto anche a Roma, che si può giocare a calcio, che tanti calciatori già in rosa lo scorso anno non sembrano nemmeno i soliti e per questo applaudiamo il nuovo tecnico.
Menomale che di solito è rimasto lui, il nostro attaccante d’oro, il Vlahovic che ha marcato il cartellino insieme al suo compagno di reparto Gonzalez: credo e mi auguro che si possa usare per loro lo slogan “attenti a quei due” perché suppongo che ci daranno delle belle soddisfazioni, se poi gli affiancano anche Berardi…diventa un trio da sogno!
Ora va detto subito che bisogna invece tenere i piedi per terra perchè non abbiamo ancora fatto niente di che e siamo solo alla seconda di campionato e leggere sui social frasi trionfanti o infamanti a chi aveva, o ha ancora, dubbi sul futuro viola mi pare tutto troppo affrettato. È chiaro che vedere la Viola padrona del campo come è stata contro il Torino, sicura di sé e dei propri mezzi, risoluta a non mollare mai e con nessun uomo, è una cosa che fa strabuzzare gli occhi e riempie di orgoglio ma lasciamo i ragazzi lavorare con serenità con il Mister e penso che potremo dire la nostra in questa stagione. Ho quasi paura a pensarlo, figurarsi a scriverlo, ma se Commisso in chiusura di mercato ci regala quei due o tre ritocchi, penso che la nostra squadra potrà diventare molto interessante.
Credo che sia opportuno regalare ad Italiano e a tutta Firenze la possibilità di divertirsi e raggiungere traguardi che pensavamo si limitassero alla famosa “parte sinistra” della classifica. Ora direte che sono io che esagero e faccio voli pindarici ma, se il buon dì si vede dal mattino, auspico che almeno la nostra la potremo dire in questo anno calcistico o almeno avremo un’identità e dei valori che dovranno riconoscerci e che pensavamo ormai definitivamente spariti dalle nostre parti. Si dice sempre che l’importante è vincere le partite ma se le giochi anche bene, il risultato è ancora più succulento.
La gioia della squadra dopo i gol segnati dimostra grande unità e consapevolezza e ho accettato anche il gesto di Dusan che si batte il petto verso i tifosi. Devo dire che generalmente non gradisco questa manifestazione perché troppo spesso, e con troppa leggerezza, si fanno cose che hanno per me un gran valore che poi non riscontro nel calcio e nei calciatori. Ma la trepidazione che ci ha procurato il destino di Vlahovic, le sue parole sulla gioia di essere rimasto in viola, la sua grinta in campo, mi fanno propendere per la sincerità dei suoi sentimenti. I nostri sono consolidati e noi, caro Vlaho, ti vogliamo un gran bene!
In questo stato di grazia che viviamo adesso, e mi auguro per lungo tempo ancora a Firenze, vorrei che si portasse un po’ di consolazione al nostro “nemico” juventino che, orbo del portoghese che doveva portargli la Champions, non è riuscito a superare il trauma della dipartita di CR7 ed ha perso in casa contro l’Empoli! Chiaramente la cosa mi fa sorridere assai e mi fa definire quella di sabato una serata perfetta!
La Signora in viola