UN FALLIMENTO, LA VIOLA PERDE ANCORA. QUELLE PAROLE DI ANTONIO POI...

06.05.2019 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
UN FALLIMENTO, LA VIOLA PERDE ANCORA. QUELLE PAROLE DI ANTONIO POI...

Ora il campionato viola ha un obiettivo, quello di salvarsi! Ebbene sì, può sembrare una bestemmia ma la matematica non è un’opinione e fra la Fiorentina e l’Empoli terzultimo in classifica ci sono 8 punti di differenza con 3 gare ancora da giocare. Vorrei ringraziare di cuore la società, il Direttore Generale e tutto il suo entourage per averci dato, in extremis, qualcosa per cui lottare. Sono ormai disarmata e avvilita a tal punto che non mi arrabbio nemmeno più per tutte queste vergognose sconfitte che stiamo collezionando ormai con chiunque, squadre importanti e squadre mediocri, non facciamo distinzioni. Sono arrivata a rimpiangere la pareggite, pensate come sono messa, ma soprattutto è palese che la colpa dei nostri problemi non era certo Pioli. Non abbiamo mai visto grande calcio, probabilmente il Mister non era un’eccellenza nel suo settore, ma ora più che mai è chiaro che la squadra era dalla sua parte e, anche se non lo trovo etico e professionale, mi pare che non ci sia la minima volontà di sforzarsi per finire con dignità la stagione.

La dignità è una caratteristica che latita da tempo e prova ne sono le parole dell’ultimo, ennesimo comunicato da Oscar che la società ha fatto giorni addietro, dove si chiedeva impegno e rispetto per Firenze e la Fiorentina. Senti da che pulpito viene la predica, dice il saggio. Non solo la dirigenza ha perso di credibilità agli occhi di molti tifosi, ma anche a quelli dei suoi calciatori perché ad Empoli non si è visto niente di paragonabile alla consapevolezza di poter fare bene, alla grinta di voler portare a casa una vittoria che manca da secoli. “Il clima non è dei migliori” dice Montella e glielo passo solo se si riferiva alla pioggia perché per il resto non ha scusanti. Dove veniva, con chi aveva a che fare, come giocava e quale era il valore tecnico della rosa lo sapeva benissimo e, va bene essere presuntuosi e credersi uno dei migliori, ma che sarebbe stata un’impresa lo sapeva anche un bambino di tre anni.

Dal tredicesimo posto che occupiamo ora diamo inoltre una grande mano alla società che, dall’alto dei proclami di volersi migliorare per il futuro, ha una base di partenza niente male: anche arrivare decimi sarà un trofeo! Con questi parametri sarà anche più semplice fare il mercato perché non puoi certo pretendere grandi nomi per giocarsi la metà classifica di vivacchiamento. Si avvicina intanto l’addio di alcuni dei nostri calciatori da Firenze. Che Veretout se ne vada è ormai una liberazione e ieri ho trovato da irresponsabile il gesto che gli ha fatto beccare il cartellino rosso, come ho trovato scialba la sua prestazione. Non da meno sono stati gli altri da Biraghi a Milenkovic, che si fa saltare da Farias di 20 centimetri più basso, tanto per citare alcuni dei probabili partenti, ma anche Benassi. Edimilson, Simeone, Mirallas…insomma quasi tutti. Ma la cosa che mi ha lasciata di stucco sono state le parole di Antognoni su Chiesa: “vogliamo che rimanga, ma nel calcio moderno i calciatori hanno importanza a livello contrattuale ed è giusto rispettare le scelte di tutti”. Tradotto: il ragazzo vuole andare via. Ancora non hanno aggiunto traditore, ma con questa situazione tragica non riusciranno a farlo passare per tale. Forse Antonio era meglio se stavi zitto. Visto l’importanza che ti danno, lascia che siano i tuoi superiori a metterci la faccia, non farti scaricare sulle spalle i loro errori.

Mi duole citarlo ma quando la Juve è uscita dalla Champions, in sala stampa si è presentato Andrea Agnelli a fare le dovute considerazioni, i Della Valle invece si nascondono dietro comunicati vari mancando, loro si, di rispetto verso una città e una tifoseria intera.

La Signora in viola