UN ALTRO A METTER ZIZZANIA. DRAGO IMPARI DA DV9
Devo dire che qualche volta non sono in sintonia col Commisso pensiero, che alcune mosse della società mi hanno fatto storcere la bocca, ma su una cosa sono pienamente d’accordo e riguarda lo strapotere dei procuratori e in queste ultime ore mi sono riletta il decalogo stilato dal Presidente per regolarne l’operato. Visto che non bastava Ristic a mettere zizzania, ora ci prova anche l’agente di Dragowski a sparare sentenze sul suo assistito: “Ha bisogno di giocare per tornare in forma; quasi tutti i club del mondo lascerebbero giocare il proprio primo portiere per riprendersi dopo un infortunio”. Io capisco che il signor Kulesza debba supportare Drago, ma mi pare entrato come un elefante in una cristalleria dato che in panchina il polacco c’è tornato dopo una prestazione imbarazzante a Napoli.
Non dico che il ragazzo debba rimanere fuori per sempre, ma Italiano si sente, mi viene da scrivere sicuramente, più tutelato in questo momento da Terracciano. Se poi questo è un ennesimo teatrino messo in scena per voler lasciare Firenze, dato che il portiere è in scadenza di contratto nel 2023, ci stiamo facendo il callo e alla fine ce ne faremo pure una ragione. Devo, per onestà, riconoscere che Bart è stato importante nello scorso anno per le sorti della Fiorentina alla stregua di Vlahovic ma non stiamo parlando di Neuer o Alisson e, a differenza del serbo e nonostante il suo agente, DV9 sta giocando e alla grande.
So perfettamente che Dragowski è stato fermato da un infortunio e non da una scelta tecnica, almeno in principio, ma pare molto più fragile mentalmente e quando successo in Coppa Italia n’è la dimostrazione e riprendere il posto fra i pali forse necessita di una ritrovata serenità psicologica. È vero che è un pò un cane che si morde la coda, che se non giochi non recuperi ma credo che Vlaho potrebbe venirgli in aiuto e dargli delle ripetizioni, svelargli i segreti del suo self-control perché nessuno meglio del serbo sta andando in barba alle polemiche!
Questi discorsi però risultano alla fine sempre legati al mercato, ai contratti in scadenza e alle possibilità di partenze a gennaio facendo trascurare l’esaltante momento dei Viola. Dopo la partita col Genoa mi aveva travolto il numero di gol che i nostri eroi erano riusciti a fare in due incontri e in soli cinque giorni, poi ho dato un’occhiata alla classifica e ho fatto due conti: abbiamo 35 punti e una gara da recuperare contro l’Udinese che, dandola per vinta (voglio essere ottimista!), ci porterebbe a 38 ed anche qui lo scenario è da applausi. Infatti, se ci guardiamo indietro, lo scorso campionato lo abbiamo chiuso a 40 punti, nel 2019/20 a quota 49 e in quello precedente ancora a 41…in pratica col solo girone d’andata abbiamo raggiunto le classifiche degli ultimi tristissimi anni.
State commentando “wow, son soddisfazioni”? Lo so che non si parla di record, ma ammetterete che la svolta è drastica e si vede anche dai numeri oltre che dal gioco e dalla consapevolezza dei propri mezzi che, seppur non stellari, vengono utilizzati e gestiti al meglio dal Mister. In questa ottica chiedo gentilmente che venga preparato a modo il match di domenica a Cagliari senza abbassare la guardia in attesa di capire se si giocherà o meno a causa dei contagiati cagliaritani. Un’altra Torino non si potrebbe tollerare!
La Signora in viola