UN'ALTRA LINGUA
Parlano un’altra lingua i numeri (più recenti) della Fiorentina. Addirittura offrono un punto di vista così diverso dal recente passato che verrebbe pure da recriminare sull’imminente maxi-break del campionato, in arrivo dopo la trasferta di San Siro di domenica prossima. Con quella di ieri la Fiorentina allunga una striscia di vittorie consecutive salite a 4, vero e proprio tabù interrotto dopo le difficoltà assortite delle prime giornate di campionato e Conference, senza contare una minima continuità di risultati lontano dal Franchi adesso a quota due successi con Spezia e Sampdoria.
Certo, prima che qualsiasi forma d’entusiasmo s’impossessi di tifosi e appassionati sarà necessario tenere bene a mente il valore degli avversari, e la classifica che rende Samp e Spezia serie candidate alla retrocessione o il divario (evidente) emerso in Conference League con Hearts e Riga, ma intanto il poker di vittorie delle ultime due settimane può diventare una potente iniezione di fiducia per un gruppo parso, almeno a inizio stagione, intimorito daI troppi problemi da risolvere.
Così parte del merito per la risalita avviata negli ultimi tempi, oltre alla crescita mentale e fisica di qualche interprete, andrà assegnata anche alla mutazione tattica avviata da Italiano, una metamorfosi che strizza l’occhio al 4231 ma che per stessa ammissione dell’allenatore altro non è che una variante all’immancabile 433 nel quale un centrocampista è semplicemente chiamato ad alzarsi.
Dettagli, anche linguistici, che non cambiano più di tanto un giudizio che finalmente tende al positivo, su più di un singolo (come nel caso del ritrovato Bonaventura che per primo aveva parlato della prevedibilità del gioco viola o della rinnovata vena realizzativa di Milenkovic capace di rompere, già da La Spezia, il tabù dei gol su corner) ma pure sul tecnico. Che dopo parecchie accuse di eccessivo integralismo, e i cambi in attacco e a centrocampo per via degli ultimi due mercati, pare aver nuovamente individuato la strada giusta per uscire dal tunnel imboccato nei primi due mesi di stagione.